Bufera su AstraZeneca, le Marche bloccano le dosi dopo la decisione dell'Aifa: caos e paura nei centri vaccinali

Bufera su AstraZeneca, le Marche bloccano le dosi dopo la decisione dell'Aifa: caos e paura nei centri vaccinali
ANCONA - Una giornata partita male e finita peggio, in una campagna vaccinale che fa fatica a ingranare la marcia giusta per ragioni sia endogene che esogene. Ieri, a metà...

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ANCONA - Una giornata partita male e finita peggio, in una campagna vaccinale che fa fatica a ingranare la marcia giusta per ragioni sia endogene che esogene. Ieri, a metà pomeriggio, l’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale.

 

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Un scelta assunta anche da Francia e Germania, oltre a diversi altri Paesi europei che già nei giorni scorsi avevano messo il farmaco in stand by in attesa di avere informazioni più chiare sull’insorgenza di problemi legati alla formazione di coaguli di sangue, riscontrati in alcune persone che avevano da poco ricevuto il vaccino. 


La granata 
Il responso dell’Ema dovrebbe arrivare oggi, ma la notizia è piombata come una granata su una campagna vaccinale imperniata proprio su AstraZeneca, date le poche scorte di Pfizer e Moderna, da utilizzare per i richiami. Sono dunque sospese tutte le nuove vaccinazioni, sia per i cittadini over80, sia per il personale scolastico docente e non docente, sia per le forze dell’ordine. Saranno invece garantiti i richiami per i cittadini over 80 già vaccinati con Pfizer (per oggi è attesa una fornitura tra le 18mila e le 21mila dosi) e Moderna nelle scorse settimane, che potranno recarsi nei punti di vaccinazione così come da programma per il completamento del ciclo. «Mi dispiace e mi scuso con i cittadini marchigiani per questi disguidi, causati da una situazione in continua evoluzione e dalle continue riprogrammazioni e sospensioni, che sono comprensibili ma che non sono imputabili in alcun modo alle Regioni - scrive dal suo profilo Facebook il governatore Francesco Acquaroli. - Sarà cura del Servizio sanitario regionale comunicare ai cittadini le nuove date di vaccinazione dopo il pronunciamento dell’Ema». 


Il copione 
Ma la giornata marchigiana era partita male già di prima mattina, quando over 80 e personale scolastico prenotati per la profilassi si sono recati ai punti vaccinali e hanno scoperto che non era presente nessuna dose di AstraZeneca, ma solo Pfizer per i richiami. Lo stesso copione si è ripetuto nelle strutture di Ancona - compreso il Crass, dove vengono vaccinate le Forze dell’ordine - Fabriano e San Severino, con le persone costrette a tornare a casa tra le proteste: «Almeno potevano avvisarci», la lamentela più diffusa. Soprattutto da parte di chi ha accompagnato un genitore o un parente ultraottantenne, che avrebbe fatto volentieri a meno di uscire in piena recrudescenza della pandemia. A Jesi, invece, il punto vaccinale è riuscito a recuperare qualche decina di dosi dalla farmacia ospedaliera dove erano stoccate, ma comunque si sono verificati ritardi e rallentamenti. 


Il cortocircuito 


La ragione del disguido è legata alla decisione, presa dalla Regione domenica in tarda serata, di accantonare - sempre in via precauzionale - il lotto ABV5811 di AstraZeneca in seguito a un decesso avvenuto in Piemonte nelle ore precedenti. Di conseguenza, i centri vaccinali che avrebbero dovuto riceverlo, sono rimasti sguarniti per l’intera mattinata e nessuno ha comunicato la cosa alle persone prenotate. Poi, intorno all’ora di pranzo, sono stati recapitati lotti sostitutivi e si è partiti con le somministrazioni, stoppate però di nuovo a metà pomeriggio dopo la comunicazione dell’Aifa. «Disorganizzazione e mancanza di comunicazione: la Regione provveda quanto prima a riprogrammare rapidamente le vaccinazioni sul territorio con maggior rispetto per gli anziani e i soggetti più deboli». È il commento di Domenico Sarti, segretario generale Spi Cgil Ancona, al cortocircuito verificatosi ieri mattina: «Sono “saltate” circa 150 prime dosi di vaccino AstraZeneca ad Ancona per la sostituzione del lotto ABV5811. È intollerabile aver fatto uscire di casa gli over 80 ponendoli a rischio contagi senza preoccuparsi di avvertirli in tempo della vaccinazione sospesa». Chi non ha ricevuto il vaccino ieri mattina, sarà richiamato dalle autorità sanitarie per fissare un’altra data. Chi invece ha rinunciato all’inoculazione con AstraZeneca, sarà inserito in un elenco apposito.

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Corriere Adriatico