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ANCONA - Il governo ha messo mano all’intricata matassa di norme e regole che avrebbero dovuto consentire alla scuola di andare avanti in sicurezza, mentre invece hanno contribuito a rendere la vita delle famiglie ancora più complicata e onerosa. È entrato in vigore il decreto legge del 27 gennaio con misure urgenti connesse all’emergenza Covid, anche riguardanti appunto la scuola. Intanto è prevista la distribuzione nei plessi delle mascherine Ffp2 che verranno consegnate gratuitamente al personale e agli alunni in autosorveglianza: per finanziare questa misura sono stati previsti 45,22 milioni di euro.
Cosa cambia
La fornitura avverrà direttamente da parte delle scuole: l’istituzione scolastica interessata comproverà l’esigenza di mascherine, le farmacie e gli altri rivenditori convenzionati le forniranno tempestivamente.
Le modifiche
Ma nel prossimo Dpcm che dovrebbe essere approvato nei prossimi giorni vengono snellite le procedure su quarantene, test e conteggio dei ricoveri con una semplificazione del sistema dei colori delle regioni. Ci sarà anche un aggiornamento degli indicatori e una macro-distinzione di due diversi livelli: da un lato la zona rossa, dall’altro tutto il resto delle fasce anche se il sistema dei colori sarà mantenuto per l’analisi epidemiologica.
Le critiche
E, ancora sul fronte del sistema scolastico, si studia la possibilità di evitare il ricorso alla didattica a distanza per gli studenti vaccinati alle elementari. Nei casi di positività che fanno scattare la Dad i ragazzi si intendono in auto sorveglianza e non più in quarantena. Antonello Giannelli, presidente dell’associazione nazionale presidi, parla di normalizzazione del percorso nella gestione della pandemia: «Finalmente le famiglie degli alunni vaccinati posso fruire di vantaggi tangibili. Devo constatare, però, che la gestione dei casi positivi da parte dei dirigenti delle scuole non risulta per nulla semplificata ma, al contrario, è stata resa ancora più complessa».
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Corriere Adriatico