La provincia di Macerata verso una chiusura come Ancona. L’Rt nelle Marche sarà superiore ad 1, ecco cosa rischia la regione

La provincia di Macerata verso una chiusura come Ancona. L’Rt nelle Marche sarà superiore ad 1, ecco cosa rischia la regione
ANCONA - Con la provincia di Ancona in zona rossa, ora c’è quella di Macerata sotto la lente degli esperti della Regione. E tra le stanze del palazzo dove ogni giorno...

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ANCONA - Con la provincia di Ancona in zona rossa, ora c’è quella di Macerata sotto la lente degli esperti della Regione. E tra le stanze del palazzo dove ogni giorno si valuta la situazione epidemiologica del territorio, comincia a farsi più concreta l’idea di istituire proprio nel Maceratese una zona arancione rafforzata. Cosa significa?

 

 

Il provvedimento potrebbe ricalcare il divieto della zona rossa a non uscire da casa se non per motivi strettamente necessari. Una raccomandazione che il presidente della Regione sta comunque ripetendo da giorni a prescindere dai colori: «Il virus gira tantissimo in questo periodo - ha ripetuto anche ieri - e dobbiamo fare di tutto per cercare di frenare questa corsa». 


L’indice di contagio
Nel frattempo, dopo quattro mesi con un indice di contagio inferiore all’1, questa settimana l’Rt sarà tra l’1,05 e l’1,08 secondo i calcoli degli esperti regionali. Una situazione prevedibile visto l’escalation dei contagi, ma che non dovrebbe - il condizionale è d’obbligo - portare tutte le Marche in zona rossa. Ma in otto giorni solo la provincia di Fermo sembra essere rimasta indietro per numero di casi positivi, mentre la variante inglese è stata intercettata in circa il 58% dei campioni di tamponi arrivati all’istituto di virologia dell’ospedale regionale di Torrette. La conferma che l’accelerazione di questa fase pandemica è stata proprio causata dalla mutazione del virus che, secondo gli esperti, avrebbe un’alta capacità di contagio soprattutto nelle fasce di età più basse. Dunque nell’analisi settimanale, gli infetti hanno continuato a moltiplicarsi in provincia di Ancona: tra il 24 febbraio e ieri sono stati in tutto 2.363 e proprio questi dai hanno indotto la Regione a dichiarare il territorio zona rossa chiudendo le scuole superiori, la seconda e la terza media. Mentre nel frattempo i sindaci del capoluogo, di Jesi e di Falconara hanno emanato ordinanze per sigillare il resto degli istituti. 


I contagi
Anche la provincia di Macerata viene tenuta sotto controllo con 912 positivi in otto giorni ma una situazione sanitaria decisamente nella soglia critica: in particolare nei pronto soccorso di Macerata e Civitanova, in pochi giorni gli accessi Covid si sono più triplicati e si è allungato il periodo di permanenza in attesa dei ricoveri che varia fra i 3 ed i 7 giorni. Anche nella provincia di Pesaro Urbino si inizia a notare un aumento dell’incidenza dei casi da Covid: nell’ex zona rossa in otto giorni sono stati registrati 755 positivi. Ma la situazione sta diventando preoccupante all’interno della struttura carceraria di Villa Fastiggi, dove due sezioni della casa circondariale sono state chiuse per Covid.


II virus in carcere


Un’emergenza sanitaria che si è evidenziata alla fine della scorsa settimana, a cavallo tra sabato e domenica, e al momento, sono sette i detenuti che sono stati trovati positivi e sono stati posti in isolamento. Non è chiaro come i detenuti, tutti uomini, abbiano potuto contrarre il virus, considerato che fino a questo momento il sistema di prevenzione all’interno del carcere aveva retto bene l’onda d’urto del contagio. Ma è nell’Ascolano che si è concentrata l’attenzione degli esperti del ministero che monitorano la situazione contagi: qui infatti dopo un periodo turbolento ad inizio della seconda fase pandemia, sembra che la situazione avesse preso una strada in discesa. Ma negli ultimi giorni la situazione è decisamente cambiata: 478 i casi registrati dal 24 febbraio scorso.

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Corriere Adriatico