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ANCONA - L’alito bollente di Caronte, l’anticiclone di origine sub sahariana così ribattezzato per evocare scenari infernali, ha già raggiunto le Marche e ci farà sudare parecchio, con previsioni di lungo periodo che danno temperature molto elevate e siccità più o meno fino al 5 luglio. Dopo l’anteprima di ieri, che ha fatto scattare l’allerta da bollino giallo in tutta la regione e quello arancione nelle città di Ancona e Pesaro, oggi il termometro salirà ancora e si annuncia un caldo africano, con temperature di circa 35 gradi lungo la costa e picchi fino a 40 nell’entroterra.
Il servizio di Protezione civile delle Marche avverte dell’emergenza legata alle ondate di calore annunciando per oggi bollino arancione (temperature elevate e condizioni meteo a rischio in particolare per le persone suscettibili, con allerta dei servizi sanitari e sociali) praticamente in tutte la Marche.
Livello 3
Il bollino rosso, livello 3, indica «condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute», sottolinea il ministero della Salute che infatti suggerisce di «evitare di esporsi al caldo e al sole diretto nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 18): temperatura e umidità elevate non possono prevenire il rischio di infezione da Sars-CoV-2, mentre possono provocare sintomi associati al caldo e ustioni».
Le linee di prevenzione del ministero, in caso di bollino rosso per ondate di calore, raccomandano di «evitare le zone particolarmente trafficate, in particolare per i bambini molti piccoli, gli anziani, le persone con asma e altre malattie respiratorie, le persone non autosufficienti o convalescenti». È consigliato di andare «in luoghi pubblici come parchi e giardini nelle ore più fresche della giornata, rispettando sempre le distanze di sicurezza. Evitando i luoghi affollati».
Gli esperti raccomandano poi di «indossare indumenti chiari, leggeri, in fibre naturali come cotone e lino)», di ripararsi la testa con «un cappello leggero di colore chiaro», di usare gli «occhiali da sole», di «proteggere la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo» e di «bere liquidi, moderando l’assunzione di bevande gassate o zuccherate, tè e caffè». Meglio evitare, infine, «bevande troppo fredde e bevande alcoliche».
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Corriere Adriatico