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ANCONA L’autostrada maledetta. Il collo di bottiglia nel sud delle Marche che spezza in due la dorsale adriatica. Scenario di code infinite e di incidenti, con tre schianti mortali da inizio anno in una manciata di chilometri. L’ultimo in ordine di tempo, lo schianto di venerdì all’altezza della galleria Croci di San Benedetto, dove ha perso la vita Giulia Salvatore, di soli 27 anni. E chiunque si trovi a percorrere la martoriata A14, sa che una volta raggiunta Pedaso, andando in direzione sud, il rischio rallentamenti a causa dei cantieri è più che probabile.
Il piano
L’imponente piano di lavori da 190 milioni di euro che Autostrade per l’Italia sta portando avanti su viadotti e gallerie nel tratto sud delle Marche ha comportato non pochi disagi fin qui, ma almeno per l’estate, i cantieri saranno sospesi.
Duecento giorni
Uno stop&go che sì evita gravi disagi, ma che al contempo fa inevitabilmente allungare la road map. La finestra temporale a disposizione per l’esecuzione dei lavori è infatti pari a circa il 57% dell’anno, corrispondente a più o meno 200 giorni. Per quanto riguarda i lavori di ammodernamento, su tutte le 11 gallerie presenti in carreggiata sud le attività possono dirsi sostanzialmente completate, salvo quelle di finitura programmate dopo la sospensione estiva. Quanto al potenziamento degli impianti, attualmente sono in conclusione i lavori all’interno dei tunnel Pedaso e Croci di San Benedetto, con fine dei cantieri prevista entro la sospensione estiva. Si riparte poi a settembre, con orizzonte temporale a fine autunno per completare il potenziamento degli impianti anche nel treno di gallerie - questa volta in carreggiata nord - S.Basso, Cupra Marittima, S. Cipriano e Castello di Grottammare. A seguire verrà adeguata alla normativa europea anche la galleria Montesecco: in questo caso, la durata dei lavori prevista è di circa un mese. Calendario alla mano, questa tipologia di intervento che tanti disagi ha creato si concluderà entro il mese di dicembre 2023.
I viadotti
C’è infine il capitolo viadotti. Il piano di sostituzione delle barriere di sicurezza ne coinvolge cinque (sia in direzione sud che in direzione nord) nel tratto marchigiano sud della A14. Le attività sono state completate sul viadotto Campofilone in entrambe le direzioni e, «al fine di limitare gli impatti sulla viabilità - specifica Aspi - coinvolgeranno le restanti infrastrutture con impatto limitato sulla carreggiata, garantendo comunque la percorribilità di due corsie per senso di marcia». Una luce in fondo al tunnel. Ma fino a dicembre 2023, la A14 resterà una gincana, fatta salva la pausa estiva.
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Corriere Adriatico