ANCONA L’autostrada maledetta. Il collo di bottiglia nel sud delle Marche che spezza in due la dorsale adriatica. Scenario di code infinite e di incidenti, con tre schianti mortali da inizio anno in una manciata di chilometri. L’ultimo in ordine di tempo, lo schianto di venerdì all’altezza della galleria Croci di San Benedetto, dove ha perso la vita Giulia Salvatore, di soli 27 anni. E chiunque si trovi a percorrere la martoriata A14, sa che una volta raggiunta Pedaso, andando in direzione sud, il rischio rallentamenti a causa dei cantieri è più che probabile.
Il piano
L’imponente piano di lavori da 190 milioni di euro che Autostrade per l’Italia sta portando avanti su viadotti e gallerie nel tratto sud delle Marche ha comportato non pochi disagi fin qui, ma almeno per l’estate, i cantieri saranno sospesi. Le date precise dello stop non sono ancora state definite, ma con ogni probabilità si procederà come lo scorso anno, quando i lavori si erano fermati da metà giugno a metà settembre. In questo modo, il traffico più intenso dovuto all’esodo estivo, in entrata e in uscita, non si imbottiglierà nella gincana di Marche sud. Ma dopo cosa ci aspetta? Secondo il cronoprogramma dei lavori stilato da Aspi, la parte più impattante dei cantieri, ovvero quella legata al potenziamento degli impianti nelle gallerie, arriverà a conclusione a dicembre 2023. Ma «a partire dall’inizio dell’anno - fa sapere Autostrade - è stata alleggerita significativamente la presenza dei cantieri nella tratta marchigiana dell’A14 attuando gli scambi di carreggiata solo in orario notturno (salvo casi in cui la natura dell’intervento non lo consenta) e posticipando talune lavorazioni relative al potenziamento impiantistico dopo la pausa estiva in modo tale da ridurre la contemporaneità dei cantieri e garantire così una maggiore fluidità del traffico autostradale».
Duecento giorni
Uno stop&go che sì evita gravi disagi, ma che al contempo fa inevitabilmente allungare la road map.
I viadotti
C’è infine il capitolo viadotti. Il piano di sostituzione delle barriere di sicurezza ne coinvolge cinque (sia in direzione sud che in direzione nord) nel tratto marchigiano sud della A14. Le attività sono state completate sul viadotto Campofilone in entrambe le direzioni e, «al fine di limitare gli impatti sulla viabilità - specifica Aspi - coinvolgeranno le restanti infrastrutture con impatto limitato sulla carreggiata, garantendo comunque la percorribilità di due corsie per senso di marcia». Una luce in fondo al tunnel. Ma fino a dicembre 2023, la A14 resterà una gincana, fatta salva la pausa estiva.
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