OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - Il Covid non risparmia le carceri marchigiane e, con il diffondersi della variante Omicron, si segnala l’aumento dei casi di positività in vari istituti. In alcuni casi si parla di veri e propri focolai, come quello esploso a Marino del Tronto due settimane fa. Il Garante regionale Giancarlo Giulianelli richiama l’attenzione sulla necessità di effettuare quanto prima le terze dosi e di prestare attenzione alla situazione sanitaria nei penitenziari.
I controlli
Un tema caldo, questo, che già da tempo presenta diverse criticità. «Sappiamo che lo sforzo comune messo in campo in tutti i settori per fronteggiare la pandemia è notevole e che le difficoltà sono altrettanto considerevoli.
Il caso
Così, in una lettera indirizzata al Provveditore di Emilia Romagna e Marche, si descrive una situazione fuori dall’ordinario: «Cosa ancor Più grave – prosegue la nota - è accaduta nella notte passata: riscontrati i primi due positivi al Covid-19, il medico di turno, abbandonando la propria postazione, è uscito fuori dall’istituto ed è andato nella propria auto per paura di contagiarsi, lasciando così la gestione della cosa alla sorveglianza generale, agli agenti di polizia penitenziaria e all’infermiera». I sindacati inoltre proseguono dicendo che: «il caposala e il medico in questa situazione grave si sono dimostrati tutt’altro che collaborativi con l’area sicurezza, rifiutavano di fornire i dispositivi di protezione individuale agli agenti che aiutavano gli infermieri durante i tamponi». Come soluzione chiedono «la chiusura in ingresso e uscita dell’intero istituto nonché dei colloqui visivi per fronteggiare l’espandersi dei contagi» perché «a nostra discrezione il servizio dei video-colloqui appare molto più funzionale data la situazione attuale». Infine «chiediamo un rifornimento di mascherine Ffp2 e Ffp3, tamponi antigenici “rapidi” e tamponi molecolari».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico