Biennale enogastronomica dedica chiusura alle Marche: "Il coraggio non trema"

Biennale enogastronomica dedica chiusura alle Marche: "Il coraggio non trema"
ANCONA - "Il coraggio non trema": è questo il tema della giornata conclusiva che la Biennale Enogastronomica di Firenze dedica oggi alle Marche e alle popolazioni...

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ANCONA - "Il coraggio non trema": è questo il tema della giornata conclusiva che la Biennale Enogastronomica di Firenze dedica oggi alle Marche e alle popolazioni colpite dal terremoto, con un mix tra enogastronomia e solidarietà. La Biennale, nell'ex centro arte contemporanea EX3, darà oggi ampio spazio a vari chef marchigiani che si alternano ai fornelli per una serie di cooking show dedicati al «Brodetto Tre Note».


Protagonisti anche le famose olive ascolane e i vini spumante nelle varianti Passerina e Pecorino, insieme a un cofanetto di libri dedicati alla cultura marchigiana il cui ricavato sarà devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto. La serata odierna è stata preceduta, stamani, da un convegno dedicato ai temi della promozione turistica e dell'identità culturale del territorio marchigiano.

Tra i presenti il presidente di Confesercenti Firenze e Toscana Nico Gronchi e il presidente della Biennale Enogastronomica Santino Cannamela, e il direttore provinciale di Confesercenti Ascoli e Fermo Elena Capriotti. «Abbiamo deciso di ospitare, all'interno della Biennale Enogastronomica, l'iniziativa 'Il coraggio non trema' - ha sottolineato Gronchi - per lanciare un messaggio di solidarietà alla Regione Marche, messa a dura prova dal terremoto. L'obiettivo principale dell'iniziativa è lanciare un messaggio di speranza verso il futuro, nel territorio marchigiano le imprese continuano a lottare ed affrontare il domani a testa alta».

«Il nostro territorio è stato messo a dura prova, ma siamo pronti a guardare al futuro con speranza - ha affermato la delegazione marchigiana presente al convegno -. La nostra identità culturale è profondamente legata al territorio; un territorio con una forte vocazione turistica che non deve venire meno proprio in questo momento. Il coraggio deve vincere sulla paura, tutti insieme riusciremo a ripartire». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico