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MACERATA Minacce di morte alla madre e aggressioni per convincerla a darle i soldi per l’acquisto di droga, 27enne a giudizio per tentata estorsione. Prosciolta dall’accusa di violenza privata. La vicenda è finita ieri all’attenzione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Macerata Giovanni Maria Manzoni e del pubblico ministero Rosanna Buccini. I fatti confluiti nel procedimento invece risalgono a novembre del 2021. Secondo la ricostruzione accusatoria la giovane, che oggi ha 27 anni, in più occasioni, per convincere la madre a darle i soldi, l’avrebbe picchiata e minacciata. Per l’accusa il denaro le sarebbe poi servito per acquistare sostanze stupefacenti. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti in un’occasione avrebbe sferrato un pugno alla tempia della madre, in un’altra circostanza invece l'avrebbe presa a schiaffi e un giorno avrebbe anche cercato di soffocarla. Non solo. La figlia avrebbe anche minacciato di morte il genitore. «Vuoi vedere come ti picchio?», le avrebbe urlato. Per poi arrivare a vere e proprie minacce di morte: «Mi compro una pistola. Ti sparo. Ti ammazzo».
La sofferta chiamata ai carabinieri
Un giorno però, disperata, dopo l’ennesima violenza subita, la madre aveva chiamato i carabinieri.
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Corriere Adriatico