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Il dibattito
La discussione è ripartita con Lorella Benedetti di FdI: «È incontestabile che Berlusconi sia stato un grande leader, a suo modo un rivoluzionario, come è incontestabile che la sua discesa in campo abbia cambiato il corso della storia dell’Italia, per un quarto di secolo ha retto la scena politica modernizzandola. Gli vanno riconosciuti innumerevoli meriti, dall’aver contributo alla crescita economica all’aver incrementato l’occupazione».
Blarasin si è dimesso
Aldo Alessandrini, capogruppo della Lega (a proposito di Lega va osservato che Blarasin si è dimesso da capogruppo): «Quale esponente di centrodestra ritengo che vada innegabilmente riconosciuto e dato merito che la discesa in campo di Berlusconi abbia evitato alla nazione una deriva di sinistra». Assente in aula, l’opposizione si è comunque fatta sentire diramando un comunicato firmato da tutti i gruppi: «L’opposizione non ha partecipato all’odierno consiglio comunale perché non vuole essere complice, nemmeno con la propria presenza contraria, alla decisione della maggioranza di centrodestra di intitolare un luogo pubblico a Silvio Berlusconi. Innanzitutto la normativa vigente in tema di intitolazione di luoghi pubblici a personalità prevede che debbano passare dieci anni dalla morte: pertanto, la proposta è illegittima. Inoltre la figura di Silvio Berlusconi per le sue scelte politiche, per le sue vicende giudiziarie e la condanna penale ricevuta nonché per le sue vicende personali è, evidentemente, divisiva mentre l’onorificenza dell’intitolazione di un luogo pubblico può essere concessa solo a soggetti che godano di un consenso quasi unanime da parte della cittadinanza».
I forzisti gridano alla vittoria
Forza Italia grida alla vittoria: «Una data da ricordare per Macerata. Nel corso dell’odierno consiglio comunale, infatti, è stata approvata all’unanimità la proposta di FI per l’intitolazione a Berlusconi di una via, piazza o luogo di primaria importanza della città - scrivono in una nota l’assessore Riccardo Sacchi, il capogruppo Sandro Montaguti, la consigliera Barbara Antolini e il commissario comunale Michele Bacchi -. Crediamo che quello di oggi sia stato un momento da incorniciare perché con questo gesto riusciamo a onorare la memoria di un uomo, imprenditore, politico, visionario che negli ultimi trent’anni ha rivestito un ruolo di primissimo piano nello scenario politico-economico del nostro Paese».
Corriere Adriatico