Restauro del Castello della Rancia a Tolentino: al via i lavori, piano da 1,2 milioni. Il maniero resterà chiuso per sei mesi

Il sindaco Sclavi: «Un intervento strategico»

Restauro del Castello della Rancia a Tolentino: al via i lavori, piano da 1,2 milioni. Il maniero resterà chiuso per sei mesi
TOLENTINO - Al Castello della Rancia mercoledì inizieranno i lavori per la riparazione dei danni, il miglioramento sismico e il restauro del maniero. Il progetto...

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TOLENTINO - Al Castello della Rancia mercoledì inizieranno i lavori per la riparazione dei danni, il miglioramento sismico e il restauro del maniero. Il progetto è finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri con il fondo dell’otto per mille dell’Irpef devoluto dai cittadini alla diretta gestione statale per l’anno 2020. L’intervento ha un costo complessivo di circa un milione e 200 mila euro.

 

I dettagli

I lavori avranno una durata di sei mesi, durante i quali il Castello della Rancia rimarrà chiuso al pubblico. «Questa chiusura, che consentirà l’intervento di restauro post sisma – spiega il sindaco Mauro Sclavi – è strategica in quanto ci consentirà il pieno recupero di tutti gli spazi interni del castello, oltre alla sistemazione della merlatura che permetterà di riaprire i camminamenti di ronda. Abbiamo importanti progetti per l’utilizzo dello storico maniero che è un contenitore culturale ideale e che collega tutta la valle del Chienti. Quindi mostre e spettacoli all’interno e rievocazioni ed eventi all’esterno. Un punto di riferimento per tutta la provincia». L’intervento riguarda la riparazione dei danni riportati a seguito del sisma 2016. Il primo stralcio dei lavori non interessa per ora l’intero edificio, in quanto si rende prioritaria la riparazione delle lesioni prodotte dal terremoto che hanno compromesso l’agibilità di vari locali. Una seconda fase di interventi, per il recupero statico del castello, sarà impostato successivamente, una volta completate le riparazioni e sarà oggetto di richiesta di finanziamento con l’otto per mille a valere per l’anno 2024. Infatti, il castello ha subito danni a livello delle murature in elevazione, specialmente nelle torri nord e sud, avendo queste una più elevata vulnerabilità dovuta alla snellezza. Ma se nella torre nord, dotata di murature molto spesse e solai rompi tratta, si rilevano lievi danni superficiali ai paramenti murari, la torre sud mostra invece lesioni per tutta l’altezza. Un danno grave molto evidente e visibile è il crollo di alcune merlature. La serie di interventi da mettere in atto, riguarda principalmente la riparazione delle lesioni per poter poi procedere con il miglioramento sismico delle strutture. Infatti le lesioni alle murature saranno riparate con operazioni di scuci e cuci con mattoni vecchi analoghi agli originali, le merlature crollate saranno ricostruite con il materiale originale recuperato. Tutte le altre verranno consolidate mediante infissione di barre in acciaio inox per prevenire futuri crolli in occasione di eventuali terremoti.

 

 

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Corriere Adriatico