OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
RECANATI - Un personaggio di spicco non solo per Recanati, ma per l’intera regione, grazie al suo impegno cristiano, umano e imprenditoriale. Ieri pomeriggio, nel giorno dell’Epifania, si è spento in ospedale per un arresto cardiaco don Lamberto Pigini, l’imprenditore con l’abito talare. Avrebbe compiuto 97 anni il prossimo 11 gennaio e da tempo aveva problemi di salute acuiti anche dall’età.
Una vita che lo ha visto impegnato per la propria terra, sia come sacerdote che come formatore di figure professionali, fino a lasciare il segno anche come imprenditore lungimirante. Divenne sacerdote 72 anni fa e poco tempo dopo, nel 1956, contribuì a risollevare il suo paese natio, Castelfidardo, dalla crisi economica che lo aveva colpito. Migliaia di disoccupati rinunciarono all’emigrazione grazie ai suoi centri di formazione professionale: l’Opera San Filippo Neri (Osfin), dove chi era rimasto senza lavoro apprende nuovi mestieri e trova una nuova occupazione.
Solo un uomo con lo sguardo ben rivolto al futuro avrebbe potuto ottenere un risultato tale che l’Osfin, prima diocesana, poi provinciale e regionale, assume valenza nazionale fino a diventare il secondo ente in Italia nella formazione professionale, dopo i Salesiani.
Più tardi rilancia la Eko, creata dal fratello Oliviero scomparso prematuramente, che si occupa di strumenti musicali. Il suo nome, infine, è legato anche alla Rainbow, madre delle Winx. Tanti i riconoscimenti per ciò che Pigini (Marchigiano dell’anno nel 2013) è riuscito a realizzare con passione, fede ed intuizione: l’Università di Macerata gli ha conferito la Laurea Honoris Causa nel 2004 e dal 1994 era Commendatore della Repubblica. Il Comune di Recanati ha conferito al creatore della Pigini group un attestato di benemerenza. «Lo ricordiamo - ha scritto il sindaco Antonio Bravi - per la sua attiva presenza in città, pronto al saluto e allo scambio cordiale, con il passo veloce che solo negli ultimi anni si era fatto un po’ incerto. Molti lo ricorderanno per le sue omelie colte e profonde, mai scontate. Una figura che lascia indelebili tracce nella nostra città». Il vescovo Nazzareno Marconi, nel dare la notizia della scomparsa del sacerdote, ha invitato tutti ad unirsi in preghiera. La camera ardente sarà allestita al duomo di San Flaviano domani alle 8.30. I funerali sabato alle 9.30 sempre in duomo.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico