Fratelli Guzzini, fulmine a ciel sereno a Recanati:100 dipendenti in cassa integrazione

Fratelli Guzzini, fulmine a ciel sereno:100 dipendenti in cassa integrazione
RECANATI Un fulmine a ciel sereno. La notizia che la Fratelli Guzzini ha comunicato alle rappresentanze sindacali l’intenzione di avviare la cassa integrazione per 100 dei...

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RECANATI Un fulmine a ciel sereno. La notizia che la Fratelli Guzzini ha comunicato alle rappresentanze sindacali l’intenzione di avviare la cassa integrazione per 100 dei suoi circa 120 dipendenti a partire già dal 20 ottobre non è di quelle che lascia indifferenti. Tanto più che appena a fine luglio, due mesi e mezzo fa, l’azienda aveva addirittura donato un buono carburante da 420 euro ad ogni dipendente. Di sicuro per il momento c’è che è stato fissato un incontro per la prossima settimana tra i vertici aziendali e i sindacati per esaminare nel dettaglio la situazione e capire le motivazioni che hanno spinto una delle eccellenze della manifattura marchigiana a fare questo passo.  



«Al momento l’unica certezza che ci è stata comunicata è che l’azienda ha fatto ricorso alla Cassa integrazione guadagni ordinaria – precisa Romina Maccari di Filctem Cgil Macerata –, noi abbiamo chiesto tempestivamente l’esame congiunto, quindi un incontro con la proprietà per capire quali sono le ragioni che hanno portato a questa scelta e se dietro ci sono problematiche gravi o meno, se legate ad andamenti particolari del mercato e se si tratti di una scelta preventiva o già certa e definita. Per ora non possiamo sbilanciarci oltre proprio perché non conosciamo nei dettagli la situazione». Per ora non è chiaro se ci siano problemi all’interno della Fratelli Guzzini, che non aveva dato avvisaglie di alcun genere nel recente passato. «Parliamo di un’azienda che ha lavorato con continuità anche nel periodo del Covid, limitando al minimo il ricorso alla cassa integrazione anche nei momenti più delicati della pandemia – conferma Maccari –. Per questo è importante capire le ragioni che hanno portato a questo punto e le conseguenze per i lavoratori. Una volta incontrata la proprietà, ci confronteremo con i lavoratori per avere un riscontro anche da loro. Ad oggi la situazione è attenzionata ma siamo entro un percorso che si può definire standard, come tante altre aziende in questo periodo». La situazione è seguita anche dalla Cisl, tramite Giuliano Caracini.

Azienda nata 110 anni fa
 

Dal canto suo, non commenta Domenico Guzzini. «Il momento è difficile per tutti, non vogliamo soffiare ulteriormente sul fuoco: cerchiamo di essere solidali e andare avanti, quando saremo giunti a una soluzione ufficiale la renderemo nota», glissa il presidente della storica azienda recanatese, che proprio quest’anno ha festeggiato il traguardo dei 110 anni di vita, creando per l’occasione la “Caraffa 110”, realizzata con plastiche derivate da scarti e residui di biomasse vegetali. Lo scorso giugno il Ministero dello sviluppo economico aveva conferito all’azienda il riconoscimento di “Marchio Storico di Interesse Nazionale”. 

 

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Corriere Adriatico