RECANATI - Il Barcellona e Leo Messi fortemente indispettiti (per usare un eufemismo) con il Comune di Recanati. Il motivo è la vicenda legata all’(ennesimo) invito...
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Una semplice operazione di marketing potrebbe osservare qualcuno ma quando si parla di commercializzazione del brand di sicuro non lo si fa all’insaputa di una società che da decenni è la stella polare del settore ed ancor meno all’insaputa dell’interessato, appunto Lionel Messi. Nessun commento ufficiale, per ora, dal Barca specie a poche ore dal match di qualificazione per la finale di Champions ma appunto l’iniziativa del Comune di Recanati è risultata indigesta agli interessati. Peraltro, occorre ricordare, che la vicenda “recanatese” di Lionel Messi è in piedi da 15 anni e mai il campione argentino ha fatto il minimo cenno a Recanati: nessuna visita, non una cartolina, nemmeno un messaggino via whatsapp per arrivare ai giorni nostri.
Ma a Recanati non se ne sono dati per intesi ed appunto qualche giorno fa il sindaco uscente Francesco Fiordomo (non ricandidabile essendo giunto al termine del suo secondo mandato amministrativo) ha invitato Lionel Messi e la sua famiglia a raggiungere la città leopardiana per esercitare il suo diritto di voto. Secondo la ricostruzione del Comune, Recanati è la patria degli avi del campione: lì sono nati e vissuti Angelo Messi e Maria Latini, i nonni del padre del fuoriclasse argentino, originari di valle Cantalupo, oggi Montefiore di Recanati. «Qualche giorno fa è partita la cartolina per il concittadino illustre» aveva spiegato Francesco Fiordomo annunciando di aver spedito l’invito attraverso un post comparso l’altra sera sulla sua pagina personale Facebook, proprio mentre era in corso la partita di Champions League che ha visto protagonista indiscusso Leo Messi con i suoi due gol contro il Liverpool.
«Il padre - ha continuato il primo cittadino, che tempo fa si era occupato proprio delle origini di Messi - ha chiesto il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis, dimostrando con apposita documentazione di essere il discendente di un cittadino italiano che non ha mai rinunciato alla sua cittadinanza. Era venuto a Recanati una quindicina di anni fa, quando Messi non era ancora la star che è oggi ma una giovane promessa». Ora però Lionel Messi e il Barcellona sembrano essersi stancati di essere coinvolti in operazioni non gradite ed ancor meno autorizzate. Stasera l’attenzione è rivolta alla gara di ritorno per l’accesso alla finale di Champions ma è possibile che la società catalana stavolta non voglia far passare sotto silenzio il presunto fuorigioco recanatese in danno di Messi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico