Recanati, il Barcellona e Leo Messi
indispettiti dalla cartolina elettorale

Recanati, il Barcellona e Leo Messi indispettiti dalla cartolina elettorale
di Luca Patrassi
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Martedì 7 Maggio 2019, 10:28

RECANATI - Il Barcellona e Leo Messi fortemente indispettiti (per usare un eufemismo) con il Comune di Recanati. Il motivo è la vicenda legata all’(ennesimo) invito fatto al campione argentino dal sindaco Francesco Fiordomo stavolta con allegato il certificato elettorale per recarsi al voto per il rinnovo del Consiglio comunale. Stante la notorietà globale di Leo Messi la notizia ha fatto il giro del mondo ed è stata commentata in molti modi anche sulle prime pagine dei principali giornali italiani. C’è stato chi si è limitato a registrare l’invito ricordando la vicenda che tre lustri fa circa aveva portato al tesseramento – all’epoca oggetto di forti restrizioni - dell’allora promessa del calcio argentino Leo Messi e c’è stato chi ha fatto ironia (Come siamo Messi?) ricordando che “in Italia vengono invitati a votare atleti come Messi che con il nostro Paese nulla mai hanno avuto a che fare mentre la federazione di atletica non registra il record di una quindicenne nata e vissuta in Italia ma di origini extracomunitarie”. C’è anche stato chi si è spinto oltre mettendo in mezzo anche il malcapitato Giacomo Leopardi che già in vita doveva aver intuito qualcosa del genere parlando del “natio borgo selvaggio”.
  
Una semplice operazione di marketing potrebbe osservare qualcuno ma quando si parla di commercializzazione del brand di sicuro non lo si fa all’insaputa di una società che da decenni è la stella polare del settore ed ancor meno all’insaputa dell’interessato, appunto Lionel Messi. Nessun commento ufficiale, per ora, dal Barca specie a poche ore dal match di qualificazione per la finale di Champions ma appunto l’iniziativa del Comune di Recanati è risultata indigesta agli interessati. Peraltro, occorre ricordare, che la vicenda “recanatese” di Lionel Messi è in piedi da 15 anni e mai il campione argentino ha fatto il minimo cenno a Recanati: nessuna visita, non una cartolina, nemmeno un messaggino via whatsapp per arrivare ai giorni nostri.
Ma a Recanati non se ne sono dati per intesi ed appunto qualche giorno fa il sindaco uscente Francesco Fiordomo (non ricandidabile essendo giunto al termine del suo secondo mandato amministrativo) ha invitato Lionel Messi e la sua famiglia a raggiungere la città leopardiana per esercitare il suo diritto di voto. Secondo la ricostruzione del Comune, Recanati è la patria degli avi del campione: lì sono nati e vissuti Angelo Messi e Maria Latini, i nonni del padre del fuoriclasse argentino, originari di valle Cantalupo, oggi Montefiore di Recanati. «Qualche giorno fa è partita la cartolina per il concittadino illustre» aveva spiegato Francesco Fiordomo annunciando di aver spedito l’invito attraverso un post comparso l’altra sera sulla sua pagina personale Facebook, proprio mentre era in corso la partita di Champions League che ha visto protagonista indiscusso Leo Messi con i suoi due gol contro il Liverpool.
 
«Il padre - ha continuato il primo cittadino, che tempo fa si era occupato proprio delle origini di Messi - ha chiesto il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis, dimostrando con apposita documentazione di essere il discendente di un cittadino italiano che non ha mai rinunciato alla sua cittadinanza.

Era venuto a Recanati una quindicina di anni fa, quando Messi non era ancora la star che è oggi ma una giovane promessa». Ora però Lionel Messi e il Barcellona sembrano essersi stancati di essere coinvolti in operazioni non gradite ed ancor meno autorizzate. Stasera l’attenzione è rivolta alla gara di ritorno per l’accesso alla finale di Champions ma è possibile che la società catalana stavolta non voglia far passare sotto silenzio il presunto fuorigioco recanatese in danno di Messi.

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