La piccola Emanuela verrà visitata in un ospedale di Parigi: la famiglia della piccola affetta da una rara forma di tumore pronta a partire

La piccola Emanuela verrà visitata in un ospedale di Parigi: la famiglia della piccola affetta da una rara forma di tumore pronta a partire
POTENZA PICENA  - La solidarietà messa in campo per la piccola Emanuela, affetta da una rara forma di tumore, permetterà alla bambina di dieci anni di Potenza...

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POTENZA PICENA  - La solidarietà messa in campo per la piccola Emanuela, affetta da una rara forma di tumore, permetterà alla bambina di dieci anni di Potenza Picena di raggiungere uno specialista che opera a Parigi. La mamma Daniela, dopo le analisi svolte sulla piccola all’ospedale Salesi di Ancona e al Gaslini di Genova, aveva avviato una raccolta fondi su gofundme. La storia della bambina ha subito toccato il cuore di molte persone che, non solo hanno offerto il proprio contributo economico, ma hanno anche messo i genitori in contatto con un chirurgo pediatrico specializzato a Parigi. 

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Ora sarà lui a visitare Emanuela per valutare soluzioni alternative a quelle che sono state prospettate alla famiglia. «Non possiamo e non vogliamo arrenderci - dice il papà - . Ad Ancona ci hanno detto che la massa non può essere asportata completamente perchè troppo vicina alla valvola aortica, e che per questo motivo saranno necessari continui interventi per ridurla in caso di crescita. Interventi che il Salesi non può realizzare e per i quali abbiamo contattato l’ospedale di Genova. Il giorno di Natale, però, anche il dottore del Gaslini ci ha spiegato che, essendo una massa tumorale pressoché benigna, ritengono opportuno non intervenire: il rischio di una operazione sarebbe troppo alto. Vorrebbero monitorare la massa ed agire solo in caso di crescita del tumore. Ma questo - spiega preoccupato il padre della piccola - metterebbe ancora più in pericolo la vita di nostra figlia perché sarebbero compromessi altri organi».

È per questo che ora tutte le speranze sono rivolte a Parigi. «Siamo in attesa della chiamata dell’ospedale francese - confida la mamma - . Credo che la prossima settimana potremo già partire. A Parigi Emanuela potrà fare ulteriori controlli e i dottori ci diranno se gli interventi saranno possibili. Se possiamo fare questo viaggio - dice la mamma - è anche grazie alle tante persone che hanno dato un contributo e che ci sono vicine». I colleghi di del padre, dipendente della Clementoni, oltre al denaro hanno anche donato le loro ferie per permettergli di starle vicino. «L’ultimo gesto che ci ha riempito il cuore - conclude la mamma della piccola - è stata la raccolta fondi organizzata da Elisabetta Zorzi, insieme al suo compagno: hanno raccolto donazioni in diversi reparti dell’ospedale di Loreto e al Santo Stefano».

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Corriere Adriatico