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ANCONA - Il banco di prova della riapertura delle scuole con la ripresa dei contagi Covid diventa un rebus. Oggi la quasi totalità degli studenti marchigiani riprenderà le lezioni, ma le 72 ore che hanno preceduto la prima campanella sono state a dir poco caotiche. Dopo le ordinanze firmate tra martedì e mercoledì da alcuni sindaci e finalizzate alla sospensione delle attività didattiche in presenza a causa dell’aumento dei contagi nei rispettivi comuni, ieri l’Ufficio scolastico regionale ha inoltrato una nota agli istituti per fare chiarezza, precisando che dovrà essere garantita la didattica a distanza nei giorni in cui è in vigore l’ordinanza sindacale.
Le comunicazioni alle famiglie
Nota poi comunicata dalle scuole alle famiglie, il tutto alla vigilia della riapertura. «Abbiamo sentito la necessità di precisare che non è stato sospeso il servizio d’istruzione – puntualizza Marco Ugo Filisetti, direttore dell’Usr –.
Lo scenario di ripartenza
Ma in quale scenario le Marche escono dalle vacanze natalizie e si preparano alla sfida del ritorno sui banchi? Il contagio corre ed è evidente – siamo a 10.148 positivi (tra ricoveri e quarantene), 25.161 persone in isolamento (quasi il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e, ieri, il numero di nuovi casi era pari a 3120 unità (benché su 14.863 tamponi processati) –, ma il quadro generale è molto meno drammatico di inizio 2021.
Un anno fa in queste condizioni
Per fare un parallelismo tra il passato ed il presente, il 6 gennaio di un anno fa, il bollettino quotidiano registrava 14 decessi e 579 ricoveri, di cui 67 in terapia intensiva, 159 in semi intensiva e 353 in area medica, mentre in 47 restavano in attesa nei pronto soccorso. Ieri il numero delle vittime si è fermato a quattro ed i ricoveri, in lieve calo, si sono assestati sulle 293 unità (50 in Rianimazione, 57 in semi intensiva e 186 in area medica). In 43 sono “parcheggiati” nei pronto soccorso. Va detto, inoltre, che per tasso d’incidenza di nuovi positivi, siamo terzultimi in Italia, con un 19esimo posto che ci tiene al di sotto della media nazionale. Stando alle proiezioni del matematico Giovanni Sebastiani dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo M. Picone del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), le Marche dovrebbero scivolare in zona arancione tra due settimane, se la progressione continua agli stessi ritmi. Prima toccherebbe alla Liguria, tra una settimana il Piemonte, l’Umbria e la Valle d’Aosta, tra 10 giorni la Sicilia. Condividerebbero la sorte delle Marche, invece, la Lombardia, la Toscana, la Calabria e l’Emilia Romagna. Quanto al picco dei contagi, secondo il matematico verrà raggiunto intorno al 13 gennaio. La Regione, intanto, ha allargato le sedi per i weekend di Open days vaccinali rivolti agli over 18 che volessero fare seconda o terza dose senza prenotazione: dai prossimi weekend entrano Camerino, Montegranaro e Gradara.
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Corriere Adriatico