PORTO RECANATI - Neonata morta all’ospedale, indagati i genitori e la pediatra che seguiva la piccola venuta alla luce da appena 40 giorni. Quarantotto ore prima della...
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Martedì notte, poco dopo le 23, la coppia pakistana, residente all’Hotel House, è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova Alta con la piccola. Era in arresto cardiaco e in stato di disidratazione. Dopo essere stata rianimata dallo staff di medici, la piccola ha avuto una seconda grave crisi. Si è rivelata fatale. Nonostante i tentativi disperati da parte dei dottori, andati avanti ad oltranza, Moiza non ce l’ha fatta. È morta all’ospedale di Civitanova Alta, prima ancora di salire in ambulanza in direzione del nosocomio Salesi di Ancona, dove era stato disposto il trasferimento in nottata. Su disposizione della procura, che ha aperto un fascicolo, i carabinieri nella tarda mattinata di ieri hanno raggiunto gli uffici della Direzione ospedaliera per acquisire la cartella clinica e tutta la documentazione della neonata pachistana. Al momento, risultano indagati il padre, la madre e la pediatra che aveva in cura la neonata. Si tratta di un atto dovuto per consentire loro di partecipare o, eventualmente, di nominare un loro medico legale per seguire l’autopsia. L’esame sul corpicino della bimba, che si trova da martedì notte all’obitorio dell’ospedale di Civitanova Alta, sarà effettuato nella mattinata di oggi. Alle 9.30 sarà affidato l’incarico a un medico legale e poi comincerà l’autopsia sulla salma della neonata pakistana. Almeno per il momento, non sono emerse responsabilità evidenti o chiare da parte dei genitori e del medico pediatra che, come si diceva, la aveva visitata due giorni prima della tragedia.
Sarà l’esame autoptico a rivelare la causa della morte della piccola. C’è da chiarire, infatti, se la neonata sia morta per una patologia congenita oppure una patologia acuta; o se la morte sia stata causata dalla negligenza dei genitori, che non hanno seguito le prescrizioni del medico a cui avevano portato la figlioletta, la loro quartogenita, due giorni prima. È emerso, in seguito ad accertamenti medici, che la piccola aveva una candidosi del cavo orale. Quando è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale, il quadro clinico sembrava già compromesso e le sue condizioni erano già gravissime. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico