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RECANATI Torna in azione l’autovelox e le multe (probabilmente) si impennano. Ha destato scalpore la previsione messa nero su bianco dal Comune di ipotizzare introiti da contravvenzioni del codice della strada per 1,2 milioni di euro per il 2023. L’ente, infatti, aveva effettivamente incassato “solo” 350 mila euro (di cui soltanto 69 mila per eccesso di velocità) nel 2022, ma ha deciso di scrivere nel bilancio di previsione una cifra quasi quattro volte maggiore per l’anno ancora in corso.
I dettagli
Motivo di una tale impennata? Semplice, come spiega il sindaco Antonio Bravi. «Con la variazione di bilancio che abbiamo approvato a fine luglio, abbiamo deciso di allineare l’ipotetico valore che andremo ad incassare per le sanzioni da codice della strada con i livelli pre-Covid, visto che durante gli anni della pandemia il traffico era calato e con esso le multe, ma dal 2022 abbiamo assistito a un progressivo ritorno ai livelli precedenti – dice il primo cittadino –.
La questione
Chiaramente, poi, c’è il problema di riscuoterle a tutti gli effetti le sanzioni elevate. Questione cronica per gli enti locali, che spesso si risolve nell’impossibilità di venirne a capo e quindi allo stralcio definitivo. «Quelli che sembrano numeri tanto grossi, poi alla fine si riducono di molto strada facendo per diversi fattori – continua Bravi – in primis metà della cifra incassata va girato all’ente proprietario della strada ed ecco che già c’è una bella decurtazione. Di questo 50% che resta, la cifra che viene effettivamente introitata si aggira intorno alla metà, per cui a conti fatti vengono elevate multe per un’ipotetica somma di 100, quello che arriva effettivamente nelle casse del Comune è 25. E per questa cifra c’è il vincolo di utilizzarla per interventi di miglioramento della sicurezza stradale, non ci si possono mica finanziare delle sagre».
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Corriere Adriatico