Matelica, squadra di baby calciatori intossicata dalla caldaia in spogliatoio

Matelica, squadra di baby calciatori intossicata dalla caldaia in spogliatoio
MATELICA - Tanto spavento e tragedia sfiorata al campo sportivo di Matelica a causa di una fuga di gas che ha causato l’intossicazione di 18 giovani calciatori e di 2...

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MATELICA - Tanto spavento e tragedia sfiorata al campo sportivo di Matelica a causa di una fuga di gas che ha causato l’intossicazione di 18 giovani calciatori e di 2 allenatori. E’ successo allo stadio Giovanni Paolo II, nel tardo pomeriggio di mercoledì intorno alle ore 19. Ad allenamento terminato i ragazzi, tutti nati nel 2006, si sono recati negli spogliatoi per fare la doccia prima di tornare a casa per la cena. All’improvviso alcuni di loro hanno iniziato ad accusare giramenti di testa e principi di svenimento, per questo il mister Emanuele Picchietti ha subito chiamato tutte le famiglie dei baby calciatori e prestato una prima assistenza a chi presentava questi sintomi.

  
Uno di loro sembrava stare peggio degli altri, così i familiari hanno pensato di portarlo immediatamente al pronto soccorso di Fabriano, dove la diagnosi è stata subito chiara: intossicazione da monossido di carbonio. Subito è scattato quindi l’allarme per gli altri ragazzini, che sono stati tutti trasportati al medesimo pronto soccorso. Soltanto uno di loro, che si trovava già a casa dopo gli allenamenti, è ricorso alle cure dell’ambulanza ed è stato trasportato all’ospedale Salesi di Ancona a causa dei tanti pazienti già in cura presso l’ospedale di Fabriano. I sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Profili al lavoro per circa 24 ore. Una volta lanciato l’allarme e attivato il “Piano emergenza per massiccio afflusso di feriti”, sono stati richiamati in sede tutti i sanitari non in servizio. Già in serata le persone coinvolte erano state trasportate in centri specializzati per essere sottoposte a dei trattamenti in camera iperbarica per l’ossigeno terapia. Otto di loro a Fano dimessi dopo qualche ora, i restanti a Ravenna dimessi invece nella giornata di ieri.
Nel frattempo al campo sportivo di località Boschetto, nella tarda serata sempre di mercoledì, sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Macerata e i carabinieri della stazione di Matelica che hanno verificato che negli spogliatoi 1 e 2 e nell’ufficio segreteria del nuovo plesso (inaugurato nel 2017) era presente un’altissima concentrazione di gas espulsi, probabilmente per un malfunzionamento, da una caldaia murale. Al sopralluogo erano presenti anche il sindaco di Matelica, la vicesindaco Ruggeri e gli assessori Montesi e Potentini, oltre al responsabile della logistica della S.S. Matelica Mauro Santucci e al vicepresidente della società Marco Stopponi.
 

L’impianto di riscaldamento interessato dalla fuga di gas è gestito da una ditta di Recanati, a cui è demandata anche la manutenzione ordinaria e straordinaria. Manutenzione che, secondo la scheda dell’impianto, era stata effettuata il 15 ottobre scorso per l’analisi dei fumi con risultati nella norma. Nella giornata di ieri, infine, il sindaco di Matelica ha emesso un’ordinanza per il non utilizzo dell’impianto di riscaldamento in questione. Restano fruibili gli spazi quindi, ma niente acqua calda e riscaldamenti a disposizione degli sportivi. «Al di là del grande spavento – spiega il sindaco Delpriori – la cosa più importante è che ragazzi e allenatori stiano bene. Verificheremo attentamente cosa sia accaduto. Mi auguro che tutto si risolva al più presto, anche per consentire alla società sportiva che utilizza l’impianto la normale ripresa delle attività». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico