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MACERATA «Non mi ha violentata, è stato un gioco erotico consenziente». Ha cambiato versione in aula la donna che nel 2020 denunciò il compagno per stalking, appropriazione indebita e violenza sessuale. Davanti ai giudici del collegio ieri la persona offesa ha ribadito di aver rimesso la querela nei confronti dell’imputato con il quale nel frattempo, tra alti e bassi, è tornata insieme, e sull’unica accusa rimasta in piedi, quella di violenza sessuale, ha affermato che in realtà, non era stata costretta ad avere rapporti sessuali contro la propria volontà, ma si era trattato di giochi erotici.
A luglio del 2020 ai carabinieri, però, aveva raccontato tutt’altro: aveva detto di essere stata vittima di persecuzioni e violenze sia fisiche sia verbali dal 2017 fino a luglio del 2020.
La vicina di casa
Dopo di lei è stata sentita una vicina di casa che ha affermato di aver sentito in un’occasione delle grida di donna ma di non aver visto l’imputato. L’udienza è stata poi rinviata al prossimo 6 febbraio per l’eventuale esame dell’imputato e la discussione. Il settempedano, che respinge gli addebiti, è difeso dall’avvocato Laura Antonelli.
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Corriere Adriatico