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MACERATA - Anche se nei borghi del sisma sembra che il tempo si sia fermato al 2016, nei volti di chi è cresciuto e nelle rughe di chi è invecchiato ci si ricorda che invece sono passati quasi sette anni da quando la vita nel cratere è cambiata totalmente. E con il passare degli anni ci sono ragazzi e ragazze diventati oggi uomini e donne con la necessità di un lavoro, di una casa e di indipendenza.
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La volontà
La volontà di piantare le radici di una propria famiglia dove i nonni e i genitori avevano messo le loro. Perché non importa se non ci sono case vere, con il balcone e i fiori alla ringhiera. Casa, per tutti, è stare con chi si ama, nei posti del cuore, con un lavoro che dia speranza. Sono tutti ingredienti che non mancano nei piccoli paesi dell’entroterra, dove ai bandi per concedere le Sae sfitte in tanti hanno risposto: «Presente!». È la nuova generazione, quella in procinto di creare una famiglia e che magari ha appena trovato lavoro nelle attività turistiche o commerciali dell’entroterra. È la gente che d’estate o nei ponti di festa si spostava nella sua seconda casa, ma ora che questa non c’è più si accontenta di una Sae per fuggire dal caos della città e ritrovare la tranquillità della natura.
Il lavoro
«Sono tante le richieste - dice il sindaco Silvia Bernardini - per 8 Sae sfitte abbiamo avuto oltre 25 richieste. C’è chi vuole venire a vivere qui e chi invece ha bisogno di restare per lavorare alla ricostruzione o nelle attività locali, che siano esse turistiche o agricole. Sono persone che non hanno una casa da sistemare con il sisma, questo significa che la loro scelta di vivere qui è dettata dalla volontà. Qualcuno è rimasto e qualcuno sta arrivando. Vuol dire che i nostri paesi sono ancora vivi». Ne è convinto anche il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli. Anche nella città ducale il trend è lo stesso: «Le Sae libere sono 4 o 5, ma la richiesta è molto grande. L’utenza è molto giovane e soprattutto di ragazzi che vogliono andare a vivere da soli. Vediamo una particolare attenzione a voler restare e questa è la giunta spinta per il futuro».
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