Sorpresa a Macerata, corsa dei giovani alle Sae sfitte: «Adorano questi luoghi e cercano indipendenza»

Sorpresa a Macerata, corsa dei giovani alle Sae sfitte: «Adorano questi luoghi e cercano indipendenza»
Sorpresa a Macerata, corsa dei giovani alle Sae sfitte: «Adorano questi luoghi e cercano indipendenza»
di Giulia Sancricca
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Martedì 25 Aprile 2023, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 12:17

MACERATA - Anche se nei borghi del sisma sembra che il tempo si sia fermato al 2016, nei volti di chi è cresciuto e nelle rughe di chi è invecchiato ci si ricorda che invece sono passati quasi sette anni da quando la vita nel cratere è cambiata totalmente. E con il passare degli anni ci sono ragazzi e ragazze diventati oggi uomini e donne con la necessità di un lavoro, di una casa e di indipendenza. 

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La volontà

La volontà di piantare le radici di una propria famiglia dove i nonni e i genitori avevano messo le loro.

Perché non importa se non ci sono case vere, con il balcone e i fiori alla ringhiera. Casa, per tutti, è stare con chi si ama, nei posti del cuore, con un lavoro che dia speranza. Sono tutti ingredienti che non mancano nei piccoli paesi dell’entroterra, dove ai bandi per concedere le Sae sfitte in tanti hanno risposto: «Presente!». È la nuova generazione, quella in procinto di creare una famiglia e che magari ha appena trovato lavoro nelle attività turistiche o commerciali dell’entroterra. È la gente che d’estate o nei ponti di festa si spostava nella sua seconda casa, ma ora che questa non c’è più si accontenta di una Sae per fuggire dal caos della città e ritrovare la tranquillità della natura. Le richieste sono così tante da superare l’offerta. Un’offerta destinata però ad aumentare, grazie allo sprint della ricostruzione. Il primo Comune a partire con il bando per l’assegnazione delle Sae sfitte era stato Fiastra. «C’è grande richiesta - dice il sindaco Sauro Scaficchia -, soprattutto di chi ha le seconde case inagibili e vuole venire a passare le vacanze a Fiastra. Ma le Sae libere sono poche. C’è una graduatoria, e man mano che si libereranno potranno essere assegnate». Da sindaco di un Comune turistico come Fiastra, Scaficchia guarda ancora più avanti: «Quando il sindaco Castelletti scelse le Sae per Fiastra pensò alla funzione che avrebbero avuto terminata la ricostruzione. E ora iniziamo già ad averne la conferma. Potrà diventare un villaggio turistico gestito da una cooperativa di giovani. Non sarà a breve, ma la strada è avviata». Il sindaco Alessandro Gentilucci di Pieve Torina guarda al tempo che passa e alle esigenze dei giovani. «Le giovani coppie hanno la precedenza per dare impulso alla popolazione e creare un nuovo tessuto connettivo. La richiesta è molto più grande dell’offerta, soprattutto da giovani e da persone che vogliono rientrare in paese. Bisogna riflettere sul fatto che il sisma ormai c’è stato sette anni fa: chi aveva 15 anni oggi ne ha 22 e ha l’esigenza di essere indipendente, senza restare nella Sae con i genitori. Ne abbiamo conferma dalle richieste che ci arrivano. E questo fa piacere perché significa che c’è voglia di restare». Di restare e di arrivare, anche da parte di chi in questi paesi non aveva mai vissuto ma ora ha trovato lavoro grazie alla ripartenza. È il caso di Ussita e degli impianti di risalita che hanno dato lavoro a diversi giovani. 

Il lavoro

«Sono tante le richieste - dice il sindaco Silvia Bernardini - per 8 Sae sfitte abbiamo avuto oltre 25 richieste. C’è chi vuole venire a vivere qui e chi invece ha bisogno di restare per lavorare alla ricostruzione o nelle attività locali, che siano esse turistiche o agricole. Sono persone che non hanno una casa da sistemare con il sisma, questo significa che la loro scelta di vivere qui è dettata dalla volontà. Qualcuno è rimasto e qualcuno sta arrivando. Vuol dire che i nostri paesi sono ancora vivi». Ne è convinto anche il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli. Anche nella città ducale il trend è lo stesso: «Le Sae libere sono 4 o 5, ma la richiesta è molto grande. L’utenza è molto giovane e soprattutto di ragazzi che vogliono andare a vivere da soli. Vediamo una particolare attenzione a voler restare e questa è la giunta spinta per il futuro».

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