MACERATA - «Non avrei mai pensato di ricordami una rapina con la pistola prima della pensione»: sono queste le prime parole di Graziano Tamburrini, di 62 anni, che,...
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E infatti ieri mattina si è ripresentato puntuale nell’oreficeria, stavolta armato di pistola. «Prima di farlo entrare è suonato il metaldetector ma non gli ho dato peso, perché ormai tutti abbiamo qualcosa con il metallo, per esempio i cellulari. Così l’ho fatto entrare e – continua Tamburrini – sono iniziati minuti di terrore per me, mia moglie e mia suocera, Maddalena Cacopardo che ha 88 anni, anche lei presente in negozio in quel momento. Ho seriamente temuto che si sentisse male». La rapina e quei momenti di tensione sono stati ripresi dalle telecamere a circuito chiuso dell’attività in cui si vede chiaramente il bandito che punta la pistola, dice di non voler far male a nessuno e chiede la consegna di tutto l’oro nella cassaforte, Scapperà con poco oro ma con 100 orologi in acciaio e in argento, più qualche altro prezioso. «Ora – continua Tamburrini - capisco il motivo della visita di venerdì mattina: era un modo per vedere il locale, visionare i nostri preziosi e valutare come agire oggi. È riuscito a scappare perché ha puntato l’arma contro mia moglie e così ho dovuto aprirgli la porta. Fortunatamente – afferma Tamburrini – il locale è videosorvegliato e ho tutte le riprese di ieri e di oggi che ho consegnato alle forze dell’ordine: sono intervenuti polizia e carabinieri che spero riescano a catturarlo e a recuperare la refurtiva. Qualche anno fa abbiamo subìto un furto di circa 10-12 mila: pensavo fosse la cosa peggiore che potesse essermi capitata. Mai avrei immaginato che potesse accadermi qualcosa di peggio e di dovermi ricordare una rapina con la pistola: non possiamo più stare tranquilli in nessun luogo. Ormai – sottolinea Tamburrini – questo lavoro non è più redditizio come un tempo, le persone non acquistano più l’oro e questa rapina non ci voleva proprio. Sono molto scoraggiato a continuare questa attività: in questo modo – afferma Tamburrini - colpiscono persone che lavorano in un settore in difficoltà. Attendevo la pensione con ansia, mia moglie ha ancora qualche anno prima di potersi ritirare dal lavoro e speravamo di poter vivere questi anni in tranquillità; dubito fortemente che entrambi riusciremo a cancellare il ricordo di questa terribile giornata. Un pensiero particolare va anche a mia suocera che ad 88 anni non meritava di assistere ad un fatto così grave». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico