Rivoluzione parcheggi a Macerata: corsa contro il tempo per varare la riforma con le nuove tariffe

Rivoluzione parcheggi a Macerata: corsa contro il tempo per la riforma (con le nuove tariffe)
MACERATA - La tempistica la indica chiaramente, nella famosa mail inviata per errore ad una serie di soggetti, l’assessore comunale Laura Laviano: primo passaggio entro la...

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MACERATA - La tempistica la indica chiaramente, nella famosa mail inviata per errore ad una serie di soggetti, l’assessore comunale Laura Laviano: primo passaggio entro la settimana prossima con i gruppi di maggioranza e gli assessori di riferimento, entro la fine del mese l’approvazione. Quale sia la posizione dell’amministrazione Parcaroli, è detto anche questo nella mail a firma dell’assessore: «Buongiorno a tutti, vi giro tutte le proposte di Apm e la sintesi sulle tariffe parcheggi che abbiamo raggiunto in giunta dopo numerosi incontri iniziati a febbraio 2022. Sintesi che ha trovato d’accordo anche Apm. Vi allego inoltre la bozza della delibera, che sarebbe stata approvata a luglio, ma che non essendo stata condivisa con la maggioranza è stata rimandata».

 


L’accordo


Come dire che tariffe e dati già usciti sono quelli condivisi con l’Apm. I capigruppo di maggioranza, al momento, non si sbilanciano pur essendo il tema di forte impatto sociale trattandosi di servizi e di ulteriori spese che si profilano all’orizzonte per i cittadini. Nessuna interrogazione dalla Lega - diversamente da quanto accaduto per il servizio prescuola nei confronti dell’assessore civico Cassetta -, pausa di riflessione da parte del capogruppo di Fratelli d’Italia Pierfrancesco Castiglioni che si limita a dichiarazioni generiche: «Aspetto la riunione dei capigruppo di maggioranza, poi discuterò con il mio gruppo della situazione. Di positivo c’è il fatto che l’assessore Laviano, prima della delibera di giunta, ha inteso coinvolgere la maggioranza». Altro dire non c’è in Comune, eppure l’argomento è al centro dei commenti in città. 


Le criticità


Altra cosa da evidenziare è la tempistica: il consiglio di amministrazione di Apm nel marzo scorso evidenzia all’azionista - il Comune di Macerata - le criticità e indica una serie di proposte. Siamo arrivati ad ottobre e nessuna decisione è stata assunta mentre il disavanzo di gestione è evidentemente salito. Solo per il settore dei trasporti Apm per il 2022 indica un disavanzo di 700mila euro, pari a circa 1 euro a chilometro (0,87) e dovuto anche a un calo del 30% dell’utenza. E’ scritto nella bozza di delibera di giunta: «Le modifiche da apportare in sede di revisione al complessivo programma di esercizio comportano l’adeguamento e la ridefinizione di assetto in rapporto sia ai rispettivi orari che alle percorrenze e, per la “proposta base” da cui consegue una riduzione nel complesso di 134.391 chilometri rispetto all’attuale programma di esercizio, sono riconducibili a linee di intervento sostanzialmente riassumibili nelle direttrici finalizzate al mantenimento delle attuali corse aggiuntive scolastiche fino al termine dell’anno scolastico, alla riduzione dei chilometri non a contributo regionale con taglio nelle fasce orarie a basso utilizzo, alla copertura di alcune corse in accordo con il servizio del trasporto extraurbano e riduzione del servizio in alcune fasce feriali durante il periodo estivo». 


Il tasto


Poi l’altro tasto dolente, quello dei parcheggi, con incrementi tariffari sia per le soste di breve durata che per gli abbonamenti annuali nei parcheggi. Osserva l’amministratore delegato di Apm Giorgio Piergiacomi: «Viviamo un momento di difficoltà. Veniamo da due anni di Covid, il numero degli utenti del trasporto pubblico si è ridotto di circa il 30%, ci sono gli aumenti dei costi per i carburanti, sul fronte dei parcheggi c’è stata la decisione politica di concedere la gratuità della prima mezzora di sosta nei corsi principali che si è tradotta in minori incassi per Apm. Abbiamo fatto delle proposte al Comune che deve prendere le decisioni conseguenti». Insomma l’Apm chiede decisioni dal marzo scorso ma ad oggi non c’è ancora stata una risposta: in assenza di decisioni, i passivi aumentano. Nel documento riservato che la Laviano ha fatto circolare per errore ci sono anche i dati sull’utilizzo delle varie tratte del servizio di trasporto urbano: quelle che viaggiano sempre quasi a pieno carico sono la 8 e la 10, quella meno utilizzata è la 11. Certamente, ci vorrebbe anche qualcuno in Apm che, in sede di redazione del piano di servizio, prenda atto di alcune situazioni (magari semplicemente ascoltando gli autisti) ed elimini sprechi inconcepibili in tempi come questi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico