Ha l'epatite ma non lo dice alla compagna e lei si contagia: rinviato a giudizio per lesioni

Ha l'epatite ma non lo dice alla compagna e lei si contagia: rinviato a giudizio per lesioni
MACERATA - Malato di epatite C, nega la malattia alla compagna e la contagia. È accusato di lesioni aggravate un 62enne che vive in un comune della provincia. Ieri in aula...

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MACERATA - Malato di epatite C, nega la malattia alla compagna e la contagia. È accusato di lesioni aggravate un 62enne che vive in un comune della provincia. Ieri in aula il suo legale ha chiesto di accedere al rito abbreviato, che in caso di condanna consente di usufruire di uno sconto di pena, e l’udienza è stata rinviata a dicembre.

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I fatti

I fatti contestati risalgono a fine 2019. L’imputato e la vittima si erano conosciuti a ottobre, avevano iniziato a frequentarsi e quando la relazione si era fatta più intima, lei aveva detto a lui chiaramente di non volere problematiche di tipo sanitario, per questo avrebbe preferito fare sesso protetto, in alternativa gli aveva consigliato di fare delle analisi del sangue. E così era successo, dopo le analisi però l’uomo avrebbe negato di avere malattie e da quel momento i rapporti sessuali erano stati consumati senza protezioni. Fino a dicembre quando una mattina la donna si svegliò con dolori diffusi molto forti, corse in bagno e iniziò a sputare sangue. Spaventata andò al pronto soccorso dove fece la drammatica scoperta: era positiva all’epatite acuta Hcv. Ricoverata nel reparto di Medicina, attraverso un’attenta anamnesi emerse che l’unica possibilità di contagio era la trasmissione sessuale. La donna chiamò il compagno invitandolo a raggiungerla in ospedale. Dalle analisi che l’uomo aveva fatto erano risultati valori molto alti, lui era asintomatico ma il suo medico curante lo aveva indirizzato al reparto di Malattie infettive. Fatta quella tremenda scoperta la donna si rivolse a un legale, l’avvocato Renato Coltorti presentando una denuncia querela nei confronti dell’ormai ex compagno. La Procura all’esito degli accertamenti effettuati, contestò all’uomo il reato di lesioni aggravate perché pur essendo a conoscenza di essere affetto da epatite C, negando il suo stato di salute, avrebbe continuato ad avere rapporti sessuali non protetti. Nelle scorse udienze dinanzi al gup Claudio Bonifazi la ex compagna si è costituita parte civile mentre l’imputato, attraverso l’avvocato Michela Splendiani, ha prodotto dei documenti. Ieri il gup ha accolto la richiesta di giudizio abbreviato, il procedimento verrà discusso il prossimo 7 dicembre. Per la difesa l’imputato non avrebbe avuto la consapevolezza di essere contagioso.

 

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Corriere Adriatico