Piano anti-degrado per il centro storico: via le scritte dai muri e nuove telecamere

Piano anti-degrado per il centro storico: via le scritte dai muri e nuove telecamere
MACERATA  - Multe, telecamere e collaborazione con i cittadini: questa la strategia messa in campo dall’amministrazione Parcaroli per contrastare il degrado del centro...

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MACERATA  - Multe, telecamere e collaborazione con i cittadini: questa la strategia messa in campo dall’amministrazione Parcaroli per contrastare il degrado del centro storico di Macerata. È la risposta all’appello di 817 cittadini e commercianti che, «stanchi di vedere imbrattati i muri delle case - come evidenziano nel documento protocollato in Comune -, palazzi fatiscenti, rifiuti abbandonati, rumori molesti» hanno avviato una raccolta firme con l’obiettivo di risollevare il cuore cittadino. 

 


La loro stessa indignazione è quella del sindaco Sandro Parcaroli. «Sono contento - dice - che i residenti abbiano sollecitato l’amministrazione su questo problema che ci fa davvero arrabbiare. Già domani (oggi, ndr) avremo una riunione con il comandante della polizia locale e le altre forze di polizia per aumentare i controlli, ma gli stessi cittadini devono essere i nostri occhi. Li invitiamo ad avvertire subito le forze dell’ordine qualora si accorgano di persone che imbrattano i muri o non rispettano le regole. Anche una foto scattata con il cellulare può aiutarci nelle indagini». È arrabbiato il primo cittadino del capoluogo che annuncia multe salate per i writers. «Non ammetterò più che, una volta ripulita tutta la città, ci sia ancora qualcuno che si diverte a rovinarla. Valuterò le sanzioni più alte». A Parcaroli non piacciono nemmeno le vetrine abbandonate.

«I negozi sfitti devono restare comunque puliti - dice - . Vorremmo far stampare dei cartonati con le immagini delle bellezze della città per poi utilizzarli a copertura delle vetrine vuote. Siamo in contatto anche con il Cosmari per realizzare nuovi bidoni dell’immondizia, magari da utilizzare con le schede». L’impegno per il decoro cittadino è massimo, dunque, ma l’amministrazione chiede che ognuno faccia la sua parte. «Quando vedo l’immondizia a terra la raccolgo - dice Parcaroli - se ognuno di noi lo facesse la città inizierebbe pian piano a migliorare. Vale lo stesso per i proprietari dei cani che non raccolgono gli escrementi a terra». 


Gli fa eco Paolo Renna, assessore al Decoro urbano. «Hanno ragione i cittadini ad arrabbiarsi. Abbiamo preso la raccolta di firme come uno stimolo a cui vogliamo rispondere facendo squadra con loro ma anche con l’Università e l’Accademia di belle arti». Si sofferma sulla pulizia dei muri imbrattati, spiegando l’iter che l’amministrazione intende intraprendere. «Siamo in contatto con alcune aziende che ripulirebbero a un prezzo calmierato anche i muri dei palazzi privati. Anziché chiedere ai cittadini l’autorizzazione a poter intervenire nella loro proprietà - spiega - stipuleremo una convenzione con l’azienda che concederà lo stesso prezzo anche al privato che richiede al Comune la pulizia. In questo modo possiamo agire più in fretta».

Importante, per Renna, anche la repressione. «Più di una persona è già stata denunciata - dice -, stiamo aspettando che la giustizia faccia il suo corso. Abbiamo sempre avuto la massima collaborazione da parte della prefettura e delle forze dell’ordine, ora spero che riusciremo a sederci attorno a un tavolo per stipulare un protocollo, altrimenti si rischia di dare un segnale solo nell’immediato, invece bisogna agire a lungo termine». Infine l’implementazione del sistema di spycam. «Stiamo aspettando la graduatoria ministeriale per il finanziamento a fondo perduto che ci permetta di installare nuove telecamere, ma anche l’aiuto dei cittadini è fondamentale».

 

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Corriere Adriatico