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MACERATA Sosta selvaggia in centro, mancanza di parcheggi per residenti, lavoratori e turisti, ma anche la necessità di rendere più comoda la sosta per chi arriva a Macerata e vuole pagare con l’app. Sono alcune delle problematiche che emergono da chi nel cuore di Macerata vive, lavora o studia. Chi, infatti, meglio di residenti, commercianti e studenti universitari può restituire la fotografia dell’organizzazione della sosta in città?
La posizione
«Come residente e commerciante - dice Aldo Zeppilli del Centrale - posso notare che i parcheggi mancano, come per i clienti. Le strutture comode come quello multipiano del Centro storico difficilmente riescono ad accontentare tutti. Per le vie del centro, poi le impalcature della ricostruzione rappresentano un handicap in più». L’imprenditore spiega poi quali sono le urgenze su cui intervenire per migliorare la permanenza dell’utente, a partire dalle tecnologie. «L’app Apm (ApMobilità) è sicuramente una comodità per chi parcheggia in centro, ma purtroppo non serve tutti gli stalli e tutte le zone.
I residenti
«L’amministrazione è intervenuta con vari provvedimenti - dice -, dall’apertura della Ztl e la limitazione solo in ore notturne, alla prima mezz’ora di sosta gratuita sia nel centro che in corso Cavour. Scelte che hanno favorito i commercianti, ma scontentato i residenti. Sicuramente la maleducazione di coloro che parcheggiano fuori dagli spazi acuisce il malcontento. L’assessore Paolo Renna ha promesso riguardo questo problema maggiori controlli della polizia locale. Poi bisogna dire che adesso le impalcature in centro rendono difficoltosa la circolazione. Vi sono diversi problemi che impediscono la risoluzione definitiva della questione posteggi, dato che per conformazione strutturale del centro è difficile ricavare altri spazi». Poi la questione dei parcheggi in struttura: «Purtroppo non bastano. La struttura proposta a Rampa Zara dall’assessore Silvano Iommi potrebbe aiutare». Problemi che vengono riscontrati anche dagli studenti universitari, come ricorda Mattia Gezzi del movimento studentesco Sum: «Sono diversi i punti da considerare: innanzitutto il numero di posteggi disponibili che è in pratica diminuito, dato che non ne sono stati fatti di nuovi e di auto ve ne sono di più; il costo, che è aumentato e non aiuta gli studenti, specialmente senza reddito, costretti anche a parcheggiare più lontano per pagare meno e con un accesso più difficoltoso all’Università. Noi di Sum pensiamo che vi sia bisogno di riqualificare delle zone per creare nuovi posti auto e auspichiamo che l’università e l’ente indicato si accordino per calmierare i prezzi per queste esigenze».
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Corriere Adriatico