Indagato eredita soldi, case e anche terreni: scatta un sequestro da mezzo milione

Indagato eredita soldi, case e anche terreni: scatta un sequestro da mezzo milione
MACERATA  - Maxi frode fiscale e riciclaggio internazionale, uno dei professionisti indagati perde entrambi i genitori ed eredita case e terreni per oltre 500mila euro....

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MACERATA  - Maxi frode fiscale e riciclaggio internazionale, uno dei professionisti indagati perde entrambi i genitori ed eredita case e terreni per oltre 500mila euro. Finisce tutto sotto sequestro.

 


L’indagine era stata condotta dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria guidato dal colonnello Massimiliano Bolognese che a fine gennaio avevano eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip della somma di oltre 4,2 milioni di euro, a carico di 13 professionisti (tra avvocati, commercialisti e imprenditori) ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di riciclaggio, autoriciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, tutti aggravati dal carattere della “transnazionalità”.

L’attività investigativa denominata “K2” un anno fa portò alla luce una gigantesca frode fiscale basata sull’illecita compensazione di crediti tributari generati da false fatturazioni: circa 300 le persone individuate sparse sull’intero territorio nazionale, che avevano portato in compensazione crediti fittizi e, per 56 di loro, oltre agli aspetti amministrativi, era scattata anche la segnalazione all’autorità giudiziaria per il reato di indebita compensazione. Per gli inquirenti i sodali si erano adoperati attivamente per ostacolare l’identificazione della provenienza illecita delle risorse, impiegandole, sostituendole o trasferendole in attività economiche, finanziarie e imprenditoriali, in molti casi al di fuori del territorio nazionale. Sulla base dei riscontri della finanza era stato emesso un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, che avevano portato al sequestro di disponibilità finanziarie, quote societarie, beni mobili registrati, terreni, appartamenti (anche di pregio), locali commerciali, in provincia di Foggia e a Montecatini Terme. 

 


Per uno dei professionisti coinvolti era stata disposta la misura cautelare reale per quasi 600mila euro ma i finanzieri erano riusciti a sequestrare solo poche migliaia di euro, in quanto l’uomo non risultava intestatario di alcun bene immobile o mobile registrato. Tuttavia i finanzieri hanno continuato a monitorare costantemente tutti i rapporti bancari riconducibili al professionista e in questo modo hanno appurato che l’indagato, alcune settimane dopo l’esecuzione del sequestro di gennaio scorso, era venuto in possesso di disponibilità finanziarie e, soprattutto, aveva acquisito la titolarità di un ingente complesso di terreni e fabbricati che si trovano nelle province di Ancona e Macerata. Tutta questa improvvisa disponibilità era derivata dalla scomparsa, in un breve lasso temporale, di entrambi i genitori, alla morte dei quali il figlio aveva incamerato l’intero compendio ereditario. 


I finanzieri hanno quindi provveduto a estendere tempestivamente il sequestro ai beni così individuati, sottoponendo a vincolo somme di denaro per quasi 30mila euro, otto unità immobiliari e 21 terreni per oltre 26mila metri quadrati, per un valore complessivo stimato in oltre 500mila euro. «La lotta all’evasione e, soprattutto, alle grandi frodi fiscali – sottolineano le Fiamme gialle –, costituisce un obiettivo prioritario della Guardia di Finanza, finalizzato non solo al recupero del gettito ma anche alla tutela delle aziende sane e della loro potenzialità competitiva, soprattutto in un periodo delicato come quello attuale, caratterizzato da una grave crisi economica indotta dall’emergenza epidemiologica, che mette a rischio l’esistenza di molte attività economiche, ulteriormente minacciata dalla presenza di soggetti che operano in maniera illecita».

 

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Corriere Adriatico