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MACERATA Ciclovie verdi di Macerata, è in fase avanzata l’iter degli espropri dei terreni di proprietà privata interessati dall’intervento, che ha coinvolto 310 proprietari, finalizzato alla dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. «In questi mesi sono pervenute solamente 28 osservazioni su oltre trecento proprietari interessati dal passaggio del percorso dell’anello ciclabile – dice l’assessore a Protezione civile e Parchi pubblici, Paolo Renna-. Stiamo recependo la maggior parte di queste osservazioni che ci sono pervenute, tranne pochissime che sono di pretesto».
«Anche quella che ci era stata sollevata da Federcaccia - prosegue - è stata recepita e abbiamo adeguato di conseguenza il progetto originario in base a quelle osservazioni che sono risultate pertinenti e valide. Lo stesso vale per quei proprietari che hanno sollevato giuste osservazioni alle quali ci siamo adeguati senza alcun problema. Si cerca di concordare con i proprietari la miglior soluzione per un accordo che sia utile a loro ma anche all’integrità del progetto delle Ciclovie verdi. Non vedo situazioni insormontabili. Anzi contiamo di approvare entro fine anno il progetto definitivo e quindi poter indire la gara di appalto per poter aprire i cantieri già nella primavera del 2024».
Il percorso ad anello di 40 chilometri collegherà le vallate del Chienti e Potenza avendo come vertice alto il centro di Macerata. Dopo oltre due anni di lavoro preparatorio del tracciato, adesso inizia a prendere forma concretamente quelli che sono i passaggi che porteranno alla creazione del percorso ciclopedonale che avrà una valenza sia turistica che sportiva legata al tempo libero delle famiglie maceratesi. Progettista dell’opera è l’architetto Omar Pasquinelli che ha disegnato un tracciato che si sviluppa come prosecuzione e ricucitura di alcuni percorsi presenti nel territorio e collega le aste fluviali del Potenza e del Chienti con percorsi ortogonali di crinale e vallivi seguendo i torrenti e i fossi.
In totale si possono distinguere cinque percorsi funzionali, con una lunghezza totale di 40 chilometri.
Il tratto lungofiume Chienti è diviso in due porzioni: un tratto urbano che connette il fosso Ricci con la stazione di Sforzacosta e un tratto extraurbano che si sviluppa quasi esclusivamente lungo l’asta fluviale, su sede propria, fino a Piediripa. Il percorso secondario di Fontescodella avrà la funzione di collegare la ciclabile esistente in prossimità del palasport con il quartiere residenziale in via 11 Settembre. I tre milioni di euro destinati al progetto di Macerata sono stati finanziati dal Contratto istituzionale di sviluppo.
«Ciclovie verdi che dovranno essere completate entro il 31 dicembre 2026 - conclude l’assessore - con tanto di rendicontazione finale. Fondi Cis che dovrebbero godere anche di un 15% di aumento dovuto all’aumento dei prezzi delle materie prime, che però deve essere confermato, mentre per quanto riguarda le modifiche al tracciato che stiamo apportando, con alcuni tagli dovuti all’utilizzo di strade esistenti rispetto a nuove da costruire, ci saranno risparmi che pure andranno a compensare l’incremento dei prezzi».
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