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MACERATA - Avanza il progetto di sicurezza di luoghi e cittadini attraverso la videosorveglianza, un piano da 200mila euro che porterà in città 43 nuove telecamere di cui 16 Ocr, 22 di contesto, due dash cam, due bodycam e un drone. L’amministrazione è al lavoro in questi giorni per predisporre il bando di gara da cui uscirà fuori la ditta che si aggiudicherà la fornitura e l’installazione delle nuove apparecchiature: passaggi tecnici e burocratici necessari prima di poter dispiegare sul territorio questi ulteriori numerosi “occhi elettronici” che vigileranno sia sulla viabilità che su luoghi sensibili in termini di sicurezza della città.
Lo scorso novembre l’amministrazione comunale aveva approvato il progetto per la fornitura e la posa in opera di telecamere, apparati e software per l’ampliamento e l’adeguamento del sistema di videosorveglianza urbana per un valore di 130mila euro.
Il progetto, inserito nel Patto della Sicurezza Urbana, è stato approvato dal sindaco Sandro Parcaroli e dal prefetto Flavio Ferdani e prevede un totale di 43 nuove telecamere di cui 16 Ocr, 22 di contesto, due dash cam, due bodycam e un drone. A essere interessati dall’installazione saranno lo Sferisterio, il Monumento alla Vittoria, Galleria Scipione e Galleria del Commercio, corso Cairoli e Cavour, via Berardi e altre zone della città. I punti strategici sono stati individuati in base alla conoscenza approfondita della città e all’esperienza della Polizia locale, coordinata dal comandante Danilo Doria, e in sinergia con le altre forze dell’ordine.
Si tratta di telecamere all’avanguardia e innovative alcune delle quali permettono anche, attraverso uno specifico software, di rilevare in tempo reale non solo la quantità di traffico ma anche la qualità e dunque tutto ciò che concerne le polveri sottili e l’inquinamento.
«Stiamo portando avanti un progetto – sottolinea l’assessore alla Sicurezza, Paolo Renna - che concretizza quanto programmato agli inizi del mandato amministrativo e sostenuto anche in sede di campagna elettorale. Quando siamo arrivati in Comune c’erano 80 telecamere attive, oggi siamo a 168 anche grazie all’accordo con Apm. Con questo investimento da 200mila euro pensiamo di installare nuove telecamere e risolvere i problemi registrati con alcuni vecchi apparati. Siamo anche molto soddisfatti dei risultati finora colti: auto fuggite dopo l’incidente che in altri tempi non sarebbe stato possibile identificare, indagini della municipale rese più semplici dalle nuove tecnologie, maggiore sicurezza anche per i cittadini. Alla fine del nostro mandato pensiamo di raddoppiare il numero delle telecamere che abbiamo trovato al nostro arrivo, a prescindere da quelle dell’Apm. Stiamo definendo anche altri interventi, sempre sul fronte della sicurezza, ed al termine credo che saremo un modello da seguire anche per le altre città».
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Corriere Adriatico