Apre oggi l’ex palazzina, un po’ di sollievo per i pronto soccorso. Un paziente ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Macerata

Apre oggi l’ex palazzina, un po’ di sollievo per i pronto soccorso. Un paziente ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Macerata
MACERATA  - Dopo 53 giorni, dalla chiusura del Covid Hospital, le strutture sanitarie della provincia tornano ad ospitare un paziente in terapia intensiva. Si trova...

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MACERATA  - Dopo 53 giorni, dalla chiusura del Covid Hospital, le strutture sanitarie della provincia tornano ad ospitare un paziente in terapia intensiva. Si trova all’ospedale di Macerata, in una sistemazione comunque temporanea in attesa di avere una destinazione negli ospedali della Regione che hanno posti di rianimazione dedicati al Covid: San Benedetto, Torrette o azienda Marche Nord. Qui finora sono stati trasferiti i maceratesi che hanno necessità del respiratore o, comunque, di cure ad alta intensità. 

 


Oggi, invece, riapre l’ex palazzina di malattie infettive a Macerata dove verranno trasferiti i pazienti che non necessitano della terapia intensiva ospitati nei Pronto Soccorso, destinati dunque ad avere un po’ di sollievo dopo giorni piuttosto impegnativi. Ieri erano 17 dal bollettino regionale: 8 a testa nei Pronto soccorso di Civitanova e Macerata più uno a Camerino. Questo il quadro della situazione secondo i numeri ufficiali forniti dalla Regione. 
«I pazienti intubati rimangono in sicurezza nei Pronto Soccorso fino a quando viene indicata la destinazione in una rianimazione – spiega la direttrice dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi – tempi sono abbastanza brevi. La palazzina ex malattie infettive riaprirà con dieci posti letto, per il momento. E accoglierà solo pazienti a bassa intensità di cura, cioè con una maschera di ossigeno». Non è nei programmi nell’immediato l’ipotesi di riattivare reparti covid all’ospedale di Camerino o di riaprire il Covid Center di Civitanova. I numeri, al momento, non rendono necessari altri provvedimenti oltre alla riapertura di malattie infettive a Macerata. 


Per quanto riguarda i contagi, negli ultimi giorni in provincia si registra una decisa flessione. L’incidenza a sette giorni per 100mila abitanti è scesa a quota 93: per trovare un dato migliore bisogna risalire al 6 agosto. Il picco di questa fase epidemica era stato raggiunto il 13 agosto con 125 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. Ciò dovrebbe scongiurare un boom di ospedalizzazioni a breve e, anzi, qualche diminuzione se il trend dovesse essere confermato nelle prossime settimane. 


Per quanto riguarda il numero dei positivi per ogni Comune, Civitanova rimane in vetta alla provincia e alla regione per numero assoluto, 203, ma anche in questo caso con tendenza in diminuzione (oltre 50 in una settimana). E proprio da ieri non è neanche la città con maggiore incidenza di positivi in rapporto al numero di abitanti. Primato (per nulla invidiabile) che ora spetta alla piccola Colmurano (per settimane covid free): con un piccolo focolaio che ha interessato 7 persone (su 10 in isolamento), il paesino di 1.222 anime ora segna una media di 5,7 contagiati per mille abitanti. Civitanova ne ha 4,8. Incidenze superiori a 3 anche a Pievetorina (3,7), Montecosaro (3,6), Montelupone (3,5) e San Severino (3,3). Leggera, costante ma assolutamente gestibile per ora la crescita a Macerata (90 positivi, 2,2 per mille). Sono 25 su 57 i Comuni con più di 5 contagiati. Sono invece 14 quelli che resistono all’epidemia e non hanno positivi tra i residenti: Bolognola, Camporotondo di Fiastrone, Fiastra, Fiuminata, Gualdo, Monte Cavallo, Monte San martino, Pioraco, Ripe San Ginesio, Sefro, Serrapetrona, Ussita e Valfornace.

 

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Corriere Adriatico