OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
FIASTRA - Si trasferisce a Fiastra 20 giorni prima del terremoto che gli distrugge casa, lui chiede il Cas (il contributo di autonoma sistemazione) ma per gli inquirenti lo fa indebitamente. Dopo più di un anno di indagine il procedimento pendente viene archiviato. «Mi hanno bloccato i conti, nel frattempo avevo aperto una tabaccheria e il fatto che ci fosse un procedimento pendente a mio carico mi ha creato molte difficoltà».
Lo sfogo è di un 45enne che attualmente vive a Roma.
Nel 2021 a seguito di un controllo a campione, quella drammatica coincidenza parve sospetta e la Guardia di finanza eseguì controlli incrociati per stabilire quale fosse la dimora abituale dell’uomo, poi ritenendo che la richiesta del Cas fosse illegittima segnalò il caso alla Procura di Roma che aprì un fascicolo ipotizzando i reati di falso e truffa aggravata.
«Per più di un anno – ha spiegato il legale Tiziano Luzi - il mio assistito ha avuto i conti correnti bloccati, con tutte le difficoltà che ne seguono. Ricostruire la vicenda e dimostrare la correttezza dell’operato del mio assistito non è stato semplice, si era trasferito da pochissimo per cui le utenze, ancora a nome del padre, erano bassissime, ma al momento del trasferimento non poteva certo prevedere l’arrivo del terremoto e quindi non poteva esserci stata alcuna truffa ai danni dello Stato».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico