Dante Ferretti: «Un museo in mio onore a Macerata? Spero non lo facciano quando sarò morto»

Battuta al fulmicotone del grande scenografo dopo le polemiche politiche: «Non so se c’è la volontà»

Dante Ferretti: «Un museo in mio onore a Macerata? Spero non lo facciano quando sarò morto»
MACERATA «Un museo su di me? Spero di ricordarlo prima di morire». Una battuta al fulmicotone, di quelle che i grandi sanno concedersi con la loro lucida...

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MACERATA «Un museo su di me? Spero di ricordarlo prima di morire». Una battuta al fulmicotone, di quelle che i grandi sanno concedersi con la loro lucida genialità. Mentre la politica continua a discutere di come onorare al meglio la figura di Dante Ferretti, il Maestro osserva da lontano e aspetta: si parla da oltre un quarto di secolo di come rendere omaggio allo scenografo tre volte Premio Oscar, ma nel frattempo Ferretti ha tagliato il traguardo degli 80 anni e all’atto pratico di concreto c’è ben poco. «Io non so se c’è la volontà di farlo davvero o meno: se lo vogliono fare lo facciano, altrimenti “ciccia” – dice Ferretti –. Ne ho parlato con Miliozzi e mi ha rassicurato sul fatto che si farà, da parte mia non posso far altro che aspettare e aspettare. Spero mi facciano sapere, ma non sono al corrente degli ultimi aggiornamenti». 



La vicenda 

 


Intanto la sabbia nella clessidra continua a scorrere e con l’ordine del giorno bipartisan che mette nuovamente sul piatto la proposta di realizzare un museo in onore di uno dei più celebri cittadini maceratesi (se non il primo) la discussione è tornata caldissima. Perché da un lato ci sarebbe tutto il consiglio comunale a spingere, dall’altro però la frenata dell’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta, che ha rimandato l’operazione al progetto di rilancio di Villa Buonaccorsi a Potenza Picena. «Io credo ci sia una vasta convergenza da parte sia della maggioranza, visto che tutti i capigruppo hanno sottoscritto l’ordine del giorno, sia da parte dell’opposizione, che appoggia in toto questa proposta», assicura David Miliozzi, consigliere comunale di Macerata Insieme e amico di Ferretti. Ma che in maggioranza non tutti siano di questa idea, al di là della presa di posizione di Cassetta, non pare solo una congettura: il gruppo Lega ha firmato l’atto in blocco ma con l’assenza di Claudio Carbonari. Intanto il capogruppo di Fratelli d’Italia Pierfrancesco Castiglioni, pur avendo firmato l’ordine del giorno, preferisce trincerarsi dietro il «no comment» sulla vicenda. «È il progetto culturale più importante della città – rimarca il consigliere comunale di minoranza Miliozzi –. Parcaroli e Cassetta stessi due anni fa si sono recati a Cinecittà da Ferretti per parlare di questo, si era parlato di un dialogo proficuo, immagino parlassero di questo». 


La posizione


«Di certo Ferretti sarebbe contento di mettersi a disposizione della sua città, quella che l’ha ispirato in tanti dei suoi lavori e che ha messo anche nero su bianco - prosegue Miliozzi -. Ha scritto 200 pagine in cui non fa che dire che le sue geniali invenzioni sono legate a scorci ed esperienze della città dove è nato e cresciuto. Un Museo Ferretti potrebbe diventare un polo mondiale della scenografia, del costume e delle maestranze del cinema».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico