Il giornalista e storico Mieli ricorda il sindacalista Corridoni

Il giornalista e storico Mieli ricorda il sindacalista Corridoni
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CORRIDONIA - Un tributo al metodo di interpretazione della storia e allo stesso tempo alla moderazione e alla coerenza nel giudizio sui personaggi e sui fatti storici. È stato questo l’incontro al teatro Velluti di Corridonia. Ospite e protagonista dell’appuntamento che ha aperto le celebrazioni del centenario della morte di Filippo Corridoni è stato il giornalista e storico Paolo Mieli.




Nel presentare il suo ultimo libro “I conti con la storia”, Mieli ha ricordato anche la figura del sindacalista corridoniano definendolo “una delle figure misteriose della storia, non certo qui che è conosciuto, ma nel resto d'Italia. Si sa che ebbe un ruolo di rilievo, ma la complessità della sua esperienza politica non è conosciuta ai più. La sua è un'immagine forte – ha aggiunto Mieli –. Il fascismo ne fece una personalità del proprio pantheon, una delle pochissime che si salvò per entrare nel pantheon di altre esperienze politiche. Se fosse vissuto probabilmente avrebbe avuto una storia superiore a quella di Mussolini, invece fu condannato ad una damnatio memoriae durata circa 40 anni solo perché Mussolini ne aveva elogiato la figura”.



Dopo il saluto del sindaco Nelia Calvigioni e l’intervento dell’appassionato di storia Luciano Salciccia sulla figura di Corridoni, l’incontro si è concentrato su alcuni temi chiave come la corruzione e i compromessi. Non sono mancati i riferimenti all’attualità con lucide interpretazioni che il noto giornalista ha saputo rendere appassionando i presenti. Tanti per la verità. E tanti sono stati i ragazzi presenti all’incontro tra cui gli studenti del liceo classico Leopardi di Macerata che hanno seguito con estremo interesse i passaggi e le analisi di Mieli.



Tra i presenti anche il presidente del consiglio provinciale Paolo Cartechini, il presidente del consiglio comunale Pietro Antonio Siciliano, il comandante della Compagnia carabinieri di Macerata, il capitano Tullio Palumbo e il tenente colonnello Gianluca Ferraro, comandante del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Macerata. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Benedetta Lombo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico