Lo sfogo della vicesindaca: «Io, madre e lavoratrice ai tempi del Coronavirus e senza nessun sostegno»

Tolentino, lo sfogo della vicesindaca: «Io, madre e lavoratrice ai tempi del Coronavirus e senza nessun sostegno»
TOLENTINO - «Sono l’ultima delle madri e sono approdata in questo mondo da poco. Sono una lavoratrice come tante mamme e, come tante mamme, non mi posso permettere di...

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TOLENTINO - «Sono l’ultima delle madri e sono approdata in questo mondo da poco. Sono una lavoratrice come tante mamme e, come tante mamme, non mi posso permettere di stare a casa allungando il congedo per la maternità per una motivazione etica, visto che le maternità non possono essere infinite ma anche, e soprattutto, per una motivazione economica, visto che ho un mutuo e non voglio essere obbligata a sospenderlo, ho un marito, un figlio, una cassa integrazione. Sono una cittadina comune come i milioni di cittadini italiani». Si apre così, scritta nero su bianco sul proprio profilo Facebook, la lettera che il vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Tolentino, Silvia Luconi, sembra rivolgere al Governo e, in particolare, al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina.


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«Se tu, caro Governo, mi dai il buono per la baby sitter evidentemente non sai quanto costa una baby sitter da mettere in regola e una famiglia media spesso non può permettersi una baby sitter a tempo pieno - aggiunge nella risentita missiva la sempre battagliera assessora tolentinate, che aggiunge - Tu, caro Governo, dici che dobbiamo tutelare i nonni, stando loro lontani. È giusto tutelarli, sono le nostre forze, ma devi essere in grado di dare un’alternativa credibile. Pensa a come far riaprire gli asili, pubblici e privati; pensa a come poter consigliare loro il modus operandi durante il Covid e dopo il Covid. Pensa che non puoi mettere le mani dentro le tasche degli italiani indirizzandoli su come spendere il proprio denaro o su come gestire il proprio lavoro».
 

L’assessore tolentinate, pone peraltro una questione di scala di priorità, sopratutto alla luce delle polemiche di queste settimane relative a quali parti di società concedere sostegno. «Tu, caro Governo - continua l’assessore tolentinate - non puoi fare l’attendista, ma affrettarti tuttavia a far ripartire il campionato di calcio, perché con tutto rispetto per la serie A e per gli interessi delle società in questione, la partita più importante non la giocano loro adesso, quindi non ti far tirare la giacchetta per una manciata di voti, tanto alle elezioni per il momento non ci si va e tu stai bello bello, caldo caldo sulla tua comoda poltrona. Almeno dimostra di meritartela e smettila di parlare; calati nella realtà di chi timbra il cartellino o possiede la partita iva». L’Italia deve ripartire ed è fondamentale – scrive ancora la Luconi - Non puoi scaricarti la coscienza facendo il compitino e riaprendo le aziende soltanto; dietro le loro sacrosante aperture c’è tutto un mondo, che forse dovresti approfondire. La politica, caro Governo – è la lezione all’esecutivo del vice sindaco di Tolentino - è lavoro e sudore e non il posto fisso». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico