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CIVITANOVA - Nell’attesa che il Comune si pronunci sul progetto di sviluppo e riqualificazione del porto di Civitanova presentato da Eurobuilding Spa, parla Gianluca Fenucci, esperto nel settore della nautica, nella negoziazione di beni di lusso e nella pianificazione aziendale e piani strategici. Ha alle spalle un’esperienza ultratrentennale. Suo è il documento risalente al 2003 sul “distretto del mare” per lo sviluppo della nautica nelle Marche.
Per 15 anni presidente del consorzio navale marchigiano, consulente del Qatar per i porti turistici in Spagna, l’esperto parla di come, un anno e mezzo fa, è iniziata l’interlocuzione con gli attori del porto di Civitanova. «Abbiamo iniziato a progettare partendo dall’analisi di mercato, lo studio si basa sul principio del riordino delle singole zone del porto e parte dal presupposto di dare a ogni parte una competenza specifica.
Polemico il consigliere comunale di minoranza Stefano Ghio. «Porto di Civitanova? Il progetto dei paradossi - afferma -. Vogliono togliere le concessioni a chi le ha da decine di anni per darle ad una unica società per 90 anni. Vogliono condividere ed essere trasparenti ed il progetto non è disponibile neppure per i consiglieri. Parlano di intervento pubblico e poi affermano che la partecipazione degli operatori portuali potrebbe essere fatta attraverso partecipazioni societarie o strumenti finanziari derivati. Una bruttissima storia di colonizzazione spacciata da riqualificazione e ammodernamento targata Ciarapica. Occorre promuovere una grande mobilitazione che veda la partecipazione diretta dei cittadini in piazza».
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Corriere Adriatico