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CIVITANOVA - «Dal giorno dell’omicidio il corso di Civitanova è un deserto. I negozianti ma anche i titolari di bar e locali del centro sono disperati, rischiamo di giocarci il mese di agosto». Ad una settimana dall’omicidio del nigeriano Alika Ogorchuwku, i commercianti del cuore della città non hanno potuto fare a meno di notare un calo di presenze per le vie dello shopping.
La gente è impaurita
«C’è meno movimento del solito, la gente è come se fosse impaurita – ha raccontato Debora Pennesi, presidente dell’associazione Centriamo, parlando anche a nome dei suoi colleghi –.
Agosto, mese particolare da sempre
«Il mio non è un negozio che vive di passeggio, quindi sto lavorando come al solito – ha detto Laura Latino, titolare del negozio Donna&Uomo In, davanti al quale è avvenuto il tragico episodio –. E comunque ho sentito un paio di persone che, effettivamente, mi dicevano che in giro c’è molta meno gente del solito. Agosto è un mese un po’ particolare, non so come interpretare questa cosa». Il corteo in programma per oggi pomeriggio a partire dalle ore 14, che dallo stadio raggiungerà piazza XX settembre, costringerà le bancarelle del mercato a “chiudere” prima del solito, vale a dire alle 12.30, per consentire agli addetti ai lavori di ultimare il prima possibile le pulizie degli spazi occupati dal mercato. Anche sui social network Civitanova è stata presa di mira per l’omicidio del nigeriano. Il Comune ha annunciato di volersi costituire parte civile contro Filippo Ferlazzo (il giovane arrestato con l’accusa di omicidio) per danno d’immagine.
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Corriere Adriatico