Civitanova, caricato in auto e pestato: in quattro chiedono il rito abbreviato

Civitanova, caricato in auto e pestato: in quattro chiedono il rito abbreviato
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CIVITANOVA - «Adesso ti leghiamo su un albero, ti leviamo i vestiti, fa un grado la notte lassù». Era pieno inverno dello scorso anno. Un morrovallese era stato minacciato così mentre veniva colpito con calci e pugni in faccia e sul corpo. Una violenza brutale che al giovane era costata la frattura delle ossa nasali, traumi alla testa e al dorso e una prognosi quantificata in 30 giorni. In 3 sono accusati di rapina, sequestro di persona e lesioni in concorso.


Picchiato sul lungomare: indossava la maglia del Picchio

Un quarto uomo è accusato, invece, di aver ceduto a uno dei tre aggressori una pistola con matricola abrasa. Tutti ieri mattina hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato.
 
L’aggressione risale al 12 febbraio del 2018 quando, secondo la ricostruzione accusatoria, tre civitanovesi Fabio e Mirko Pagnanini, rispettivamente di 29 e 26 anni, e Danny Vico, anche lui 26enne, avrebbero aggredito un giovane morrovallese colpendolo alla testa. Una volta finito a terra stordito il giovane sarebbe stato caricato in macchina e anche lì sarebbe stato picchiato. A scatenare la rabbia, per l’accusa, sarebbe stata la convinzione nei tre che il morrovallese sapesse chi, qualche giorno prima, aveva dato fuoco all’auto di Mirko Pagnanini. 
Dopo le botte e la minaccia di legarlo nudo a un albero per tutta la notte, la vittima era stata fatta scendere dall’auto e di nuovo picchiata. Vico, poi, gli avrebbe strappato il cellulare dalle mani e al giovane sarebbero state rubate anche le chiavi di casa. Per quel pestaggio i tre civitanovesi sono accusati di rapina, lesioni e sequestro di persona. Con loro è imputato anche un quarto civitanovese, Luigi Giuliano, di 39 anni. L’accusa nei suoi confronti è di aver ceduto a Vico una pistola Astra, calibro 22 funzionante ma di provenienza illecita dal momento che la matricola era abrasa con tanto di proiettili Fiocchi calibro 22. L’arma era stata rinvenuta nella disponibilità di Vico alcune settimane dopo il pestaggio, il 9 marzo del 2018. 

La richiesta

Ieri mattina la vicenda è stata rievocata davanti al giudice dell’udienza preliminare Domenico Potetti e al pubblico ministero Rosanna Buccini. I legali della difesa, gli avvocati Massimiliano Cingolani (per Vico), Massimiliano Wolf (per Fabio e Mirko Pagnanini) e Luca Sartini e Fabio Rocchi (per Giuliano) hanno chiesto per i propri clienti di accedere al rito abbreviato e l’udienza è stata rinviata al prossimo 4 marzo per la discussione. Tutti gli imputati respingono gli addebiti rivendicando ciascuno la propria estraneità ai fatti contestati.
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Corriere Adriatico