Buche in strada e cadute, il Comune di Civitanova ricorre contro i risarcimenti da decine di migliaia di euro

Buche in strada e cadute, il Comune di Civitanova ricorre contro i risarcimenti da decine di migliaia di euro
CIVITANOVA - Il Comune impugna due sentenze con le quali era stato condannato a pagare risarcimenti per rovinose cadute sulle strade della città. La giunta ha approvato i...

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CIVITANOVA - Il Comune impugna due sentenze con le quali era stato condannato a pagare risarcimenti per rovinose cadute sulle strade della città. La giunta ha approvato i ricorsi alla Corte di Appello di Ancona per riformare le decisioni del giudice civile del Tribunale di Macerata.

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Nessuna spesa legale per l’ente, visto che sarà l’avvocato della compagnia assicuratrice ad occuparsi del ricorso, come già aveva fatto davanti al Tribunale di Macerata per il primo grado delle questioni. Si tratta di due risarcimenti per lesioni riportate da due donne che sostengono di essere cadute a causa delle condizioni dell’asfalto. Entrambe hanno riportato fratture, si sono dovute sottoporre ad interventi chirurgici ed hanno presentato il conto al Comune, ente proprietario e manutentore delle strade dove sono avvenuti gli incidenti. Le due richieste superano complessivamente i 50mila euro, anche se poi il giudice ha riconosciuto risarcimenti per meno della metà. 

La ricostruzione 

Il primo incidente si è verificato il 6 maggio del 2019 sulle strisce pedonali davanti al Municipio. La donna, una 75 anni di Osimo, è caduta mentre stava attraversando la strada verso piazza XX Settembre «per la presenza di irregolarità sul manto stradale». Si è fratturata un polso ed è stata poi operata. Assistita dall’avvocato civitanovese Ivan Gori, ha chiesto un risarcimento di 26mila euro. La sentenza del Tribunale di Macerata è dello scorso dicembre. Il giudice ha condannato il Comune ad un risarcimento di 10mila euro più il rimborso delle spese di lite.

Il 14 dicembre del 2019, il secondo incidente che ha visto sfortunata protagonista un’altra donna, che è caduta mentre scendeva dal marciapiede di corso Dalmazia in prossimità dell’incrocio con via Duca Degli Abruzzi. Anche in questo caso, l’accusa è che la caduta sia stata dovuta «al manto stradale sconnesso, in particolare ad una buca in prossimità del marciapiede». Richiesta iniziale di 24.100 euro, solo in parte riconosciuta dal giudice. Due condanne alle quali, però, contestate dalla compagnia di assicurazioni con la quale il Comune ha stipulato la polizza proprio per questi eventi. Su proposta dell’avvocato indicato dalla compagnia, Roberto Sabbatini di Chiaravalle, è stato proposto all’amministrazione comunale il ricorso in Appello per entrambe i casi. Si torna, quindi, davanti ad un giudice.

 

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Corriere Adriatico