CASTELRAIMONDO - Tenta di rubare una borsa nell’auto in sosta: in manette un 43enne di Civitanova che era già stato arrestato due anni fa per spaccio di sostanze...
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L’uomo, Alessio Galatolo, residente a Civitanova ed ex dipendente dell’ufficio patrimonio del Comune della città rivierasca, è stato sorpreso dai carabinieri della locale stazione, coordinati dalla Compagnia di Camerino, mentre era a bordo di una Volkswagen Golf parcheggiata in via Loreto. I militari stavano effettuando un servizio finalizzato al contrasto dei reati predatori e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti quando hanno notato l’uomo che stava trafugando qualcosa all’interno della vettura.
Alla vista dei militari il 43enne avrebbe inoltre tentato di fuggire nelle vie limitrofe con in mano una borsa, contenente carte di credito e alcuni documenti, che aveva rubato poco prima all’interno della Golf. Il 43enne è stato subito raggiunto dai militari e fermato; la borsa, una volta recuperata, è stata restituita al legittimo proprietario.
L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per furto aggravato e posto ai domiciliari. Ieri mattina il 43enne è comparso al tribunale di Macerata, davanti al giudice Barbara Cortegiano, per il processo per direttissima. Galatolo, difeso dall’avvocato Tiziano Luzi, è tornato in libertà: ha patteggiato sei mesi con sospensione condizionale della pena che è però subordinata allo svolgimento di lavori socialmente utili. L’accusa è stata sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo.
Il 43enne, originario di Civitavecchia e già noto alle forze dell’ordine, era stato fermato dagli uomini della polizia di Fermo due anni fa – esattamente nel giugno del 2018 - tra Porto Sant’Elpidio e Lido Tre Archi con un chilo e 128 grammi di marijuana nascosti nell’auto. In quell’occasione Galatolo, arrestato insieme a una seconda persona, era stato prima sospeso e poi licenziato dal Comune di Civitanova dove lavorava nell’ufficio patrimonio e igiene urbana. I poliziotti avevano trovato la marijuana nascosta nel sedile posteriore dell’auto – vicino a un seggiolino per bambini - dove viaggiavano i due. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico