La toccante dedica nella tesi di uno studente Unicam al padre che non c’è più

La toccante dedica nella tesi di uno studente Unicam al padre che non c’è più
CAMERINO - Una festa, la laurea, lo è sempre. Può anche essere un momento di riflessione e di condivisione di buoni sentimenti. Esattamente quanto accaduto ieri alla...

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CAMERINO - Una festa, la laurea, lo è sempre. Può anche essere un momento di riflessione e di condivisione di buoni sentimenti. Esattamente quanto accaduto ieri alla giornata di lauree all’Unicam. Tra i giovani neodottori ce ne è stato uno che sulla sua tesi, alla voce ringraziamenti, ha voluto rendere noti alcuni sentimenti intimi, partendo dalla dedica di particolare intensità per un padre che non c’è più, perduto da soli tre mesi ma più presente che mai nel cuore del ragazzo.

 

Il ringraziamento dello studente parla di forza, di sintonia che supera il tempo, di dolore e forza di ripartire. Parla di orgoglio per la meta raggiunta, di ammirazione per la madre forte più del dolore che strazia. E di impegno e coraggio, della promessa di scalare quella montagna che è la vita per guardarla negli occhi e «rendere» ai genitori «i fiori del nuovo mondo che mi aspetterà». A segnalare le toccanti parole, con un post che ha avuto molte centinaia di like, è stato l’ex rettore di Unicam Flavio Corradini: «Giornata di lauree - ha scritto -, sempre un giorno speciale per chi diventa dottore, per i familiari, per i docenti, per tutti noi. Durante ogni discussione sfogli curioso l’elaborato di tesi mentre il candidato difende mesi di impegno. Valuti lo stile di scrittura, la profondità della discussione, i “future works”, le conclusioni, la bibliografia… e poi arrivi alla sezione che incuriosisce sempre ogni professore universitario: i ringraziamenti. I ringraziamenti vanno letti con attenzione perché fanno capire chi si ha di fronte. Ciascuno lo fa a modo suo...Poi ci sono quei ringraziamenti che non dimentichi facilmente o che non dimentichi affatto. Quelli che tolgono il fiato, che insegnano la bellezza della vita e che ragazze o ragazzi la nostra società ha a disposizione... Mentre leggevo ho pensato: che ragazzo incredibile! La vita lo ha già laureato, così giovane ha saputo trasformare un dolore indescrivibile in energia positiva »

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Corriere Adriatico