CAMERINO È ancora chiusa a due mesi di distanza dall’alluvione, che ha devastato a metà settembre la zona di Camerino ed in particolare l’area adiacente...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CAMERINO È ancora chiusa a due mesi di distanza dall’alluvione, che ha devastato a metà settembre la zona di Camerino ed in particolare l’area adiacente al fiume Palente nella zona di Canepina, la strada di Rocca d’Aiello, che dalla provinciale Muccese conduce all’omonimo castello.
Ci sono grandi difficoltà per la locanda che si trova nella zona, per l’accesso al castello ed alle abitazioni private.
Numerosi danni
Di fatto sono numerosi i danni che l’alluvione ha causato nella zona. Intanto il comune ha iniziato i lavori di asfaltatura e pulizia della strada di Cignanello, che resterà chiusa per qualche giorno. Resta chiusa al transito veicolare, eccetto che per i residenti la strada Caselle Ponte della Cerasa, il cui fondo stradale è stato gravemente compromesso dall’alluvione. Ammonta a circa dieci milioni di euro, il livello complessivo dei danni dell’alluvione che ha devastato la zona, causando dissesti in numerose zone del territorio. L’area più colpita è propria quella di Canepina dove l’esondazione del fiume Palente ha causato l’allagamento di diverse abitazioni e del mulino, con danni per migliaia di euro ai privati. Per questo l’amministrazione comunale si è attivata per chiedere l’inclusione nella zona interessata dallo stato di emergenza, in modo da agevolare l’arrivo dei contributi necessari a ripristinare lo stato dei luoghi. I danni riportati sono ingenti e ci vorranno mesi per cancellare i danni del maltempo.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico