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MACERATA La telemedicina approda in ospedale a Macerata, nel particolare nel reparto di Nefrologia e Dialisi guidato dal dottor Franco Sopranzi: consente di visitare e verificare, in tempo reale, le condizioni di salute dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica e sottoposti a dialisi peritoneale domiciliare, senza che siano costretti a muoversi dalla loro abitazione. «E’ un giorno importante per tutta la nostra sanità maceratese non soltanto per il reparto di Nefrologia e Dialisi»: così si è espresso ieri il dottor Franco Sopranzi, direttore della unità operativa della Ast di Macerata, nel corso della presentazione del nuovo servizio ad alto tasso tecnologico.
Il rapporto
«Il rapporto tra l’ospedale e il territorio può essere migliorato attraverso strumenti che possono avvicinare i pazienti al proprio medico e la telemedicina è lo strumento più avanzato per fare i teleconsulti senza che il paziente si rechi in ospedale e questo aiuta il paziente a prendersi cura di se stesso con la sicurezza di avere comunque a disposizione un medico per la consulenza, oltretutto il supporto dei video è ad alta definizione».
Il debutto
Va anche sottolineato che l’Ast Macerata è la prima in regione ad applicare la telemedicina nell’ambito della Nefrologia ed una delle prime in Italia: tecnologia innovativa che qualificano ulteriormente l’eccellenza del reparto diretto dal dottor Sopranzi. Che l’applicazione sia innovativa per la Nefrologia lo testimonia anche il fatto che i pochi esempi disponibili in Italia di telemedicina si riferiscono quasi tutti alla Dermatologia. A celebrare l’evento c’erano l’assessore regionale Filippo Saltamartini, il direttore generale Ast Marco Ricci, la direttrice sanitaria Daniela Corsi, il direttore sociosanitario Giancarlo Cordani e una lunga serie di medici ospedalieri iniziando dai primari Emanuele Rossi, Marco Sigona, Walter Siquini, e dalla direttrice del Distretto Giovanna Faccenda. Alla conferenza è seguita una dimostrazione pratica con collegamento in diretta con il centro sanitario di Camerino e con un paziente che stava eseguendo la terapia a casa propria. In reparto con il direttore Franco Sopranzi c’erano i nefrologi Nicolò Natali, Francesco De Finis, e Federica Giunta. Come funziona il nuovo servizio. I dati relativi ai parametri vitali vengono trasmessi, in tempo reale, dalla casa del paziente e dall’Ospedale di Camerino, direttamente alla centrale operativa del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Macerata, attraverso una apparecchiatura mobile (totem) installata al domicilio della persona in dialisi (in caso di terapia domiciliare) e all’ospedale di Camerino per i pazienti che effettuano il trattamento dialitico nel nosocomio camerte.
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Corriere Adriatico