I cavalieri alla tavola di re Errico Recanati: domani, si svolge il "Gafe del fuoco", il "Grande aperitivo di fine estate"

I cavalieri alla tavola di re Errico Recanati: domani, si svolge il "Gafe del fuoco", il "Grande aperitivo di fine estate"
Domani, si svolge il "Gafe del fuoco", il "Grande aperitivo di fine estate". L'evento firmato da Errico Recanati che, da "Re delle braci e della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Domani, si svolge il "Gafe del fuoco", il "Grande aperitivo di fine estate". L'evento firmato da Errico Recanati che, da "Re delle braci e della fiamma", chiama i suoi colleghi chef e produttori per la gioia del buongustaio curioso alla ricerca di tecniche e sapori. Un "Culinary party" che compie i suoi primi dieci anni che Errico organizza nel suo regno a Loreto nel ristorante Andreina e nel suo giardino e posiziona le Marche come felice trait d'union tra passato e contemporaneità.

La storia

Errico, cresciuto a pane e girarrosti tra nonna Andreina e mamma Ave, 1 stella Michelin dal 2013, è lo chef che ha ridato nobiltà alla cucina sul camino. Intuitivo, eclettico, estroso, propone piatti che emozionano. La sua cucina è neorurale, attentissima all'autenticità e alla qualità del cibo che, nelle cotture, diventano un punto d'incontro tra le origini e la "haute cuisine". Giostra con tre menù che chiama "Fuoco", "Fumo" e "Fiamme" e non lascia niente al caso. Per la carbonella, ha la cultura dei legni che profumano di quercia, olivo, carpino, ginepro, ciliegio; piega i meandri del fumo con tecnica e sapienza (usa una cloche con griglie di diverse altezze); conosce pregi e difetti delle distanze dalla brace e dalla fiamma e cuoce tutto nel suo immenso camino. «Amo la contaminazione - spiega lo chef adoro il confronto che considero fondamentale e quest'evento è una magnifica occasione di scambio diretto con i miei colleghi, che potranno mettersi all'opera insieme a me, con i produttori enogastronomici che potranno narrare i loro prodotti, con il pubblico che sa apprezzare l'ottimo cibo, il valore delle materie prime e la vicinanza a tutti questi protagonisti che danno vita al sistema ristorazione: cuochi, sommelier e mixologist, contadini, piccoli e grandi produttori, cantine. È proprio grazie a questo straordinario volano di professionisti che la cucina italiana è sempre amata anche in tutto il mondo». Un evento molto seducente e che convince vista la risposta degli chef all'invito. «Per cucinare con il fuoco ho il piacere di avere tanti colleghi vicini e da molto lontano come da Santa Cristina d'Aspromonte Nino Rossi (Qafix); da Roma, Ciro Scamardella (Pipero), Luciano Monosilio (Luciano Cucina Italiana), Riccardo D'Agostino (La Pergola), Federico del Monte (Acciuga); da Fiumicino, Luca Pezzetta (Pizzeria Clementina); da Milano, Antonio e Vincenzo Lebano (Hotel Excelsior Gallia) e Eugenio Roncoroni; da Lucca, Cristiano Tomei (L'imbuto); dalla Abruzzo, Arcangelo Tinaro (Villa Maiella) e Francesco Pometti: da Torino, Gabriele Eusebi (San Tommaso 10); da Paestum, Christian e Thomas Torsiello (Osteria Arbustico); da Tigliole d'Asti, Massimiliano Musso (Ca' Vittoria); da Saturnia, Lorenzo Aniello (I Due Cigni); da Livorno, Loretta Fanella (L.F. Pastry Experience); da Bergamo, Marco Sati (Bolle); da Umbertide, Mirko Crocioni (San Giorgio); da Rodengo Saiano, Riccardo Scalvinoni (Il Colmetto); da Torino, Roberto Pintadu (Bifrò); da Volta Mantovana, Andrea Tortora (At Patissier); da San Marco in Lamis, Antonio Lerro e da Agnone, Stefania Di Pasquo (Mammì)». Questa giornata è anche l'occasione di conoscere da vicino un paniere di produttori marchigiani che accompagnano Errico in questa fantastica avventura di un solo giorno e tutto l'anno.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico