Servigliano, invasione di fans per il concerto dei Deep Purple

Il pubblico in attesa dei Deep Purple
SERVIGLIANO - Il piccolo centro fermano  ha mandando in archivio, con un vero successo, il concerto dei Deep Purple, la storica formazione inglese fondata nel 1968 ad...

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SERVIGLIANO - Il piccolo centro fermano  ha mandando in archivio, con un vero successo, il concerto dei Deep Purple, la storica formazione inglese fondata nel 1968 ad Hertfort. Una serata che ha visto la partecipazione di migliaia di fan arrivati da tutta Italia per non perdersi questa ghiotta occasione dell’esibizione dei pionieri dell’heavy metal. 

 
L’Arena del Mare di Genova e il Campo Marte di Brescia sono infatti state le tappe che nei giorni scorsi hanno caratterizzato il passaggio in Italia di Steve Morse & soci, in grado di catapultare da protagonista sulla scena nazionale musicale la cittadina marchigiana. Decine di album pubblicati, tra studio e live, per un pubblico eterogeneo che ha attraversato diverse generazioni di appassionati spalmate per tutto l’arco della longeva carriera della band d’oltre Manica. 
 
L’apertura dei cancelli, fissata per le 15.30, è slittata di poco ma già all’orario prefissato ecco i primi movimenti in arrivo. Sul percorso per raggiungere la location, ben segnalato e pattugliato dagli uomini della Polizia Municipale supportati dai militi della Protezione Civile, tutte le indicazione per potersi muovere agevolmente in loco. Servigliano ha dunque più che moltiplicato la popolazione residente. Oltre 7.000 i biglietti venduti in prevendita, circa 1.000 quelli procurati last minute. Risposta di calore, dunque, per un entusiasmo affatto scalfito dal maltempo di venerdì scorso, giorno individutato a monte per il concerto, che non ha comunque messo in difficoltà uno degli appuntamenti di prestigio dell’estate locale. 
 

Da metà pomeriggio spazio a ben sei gruppi spalla: gli Zajin, Insilenzio, Max Monty, E. Z. Riders, Neurotic e Witchunter. Le bands di apertura si sono esibite sul palco loro dedicato, sistemato a poche centinaia di metri da quello predisposto nel migliore dei modi per lo spettacolo clou di giornata. In prima serata ecco l’apertura dei Toseland poi il fragoroso start delle danze a tempo di rock datato. Il silenzio della location serviglianese è stato interrotto dall’attacco di Highway Star, caposaldo del repertorio capitanato dalla voce del frontman Ian Gillan, vero e proprio detonatore per la folta platea intervenuta anche oltre regione. 
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Corriere Adriatico