PORTO SANT'ELPIDIO - Una folla in chiesa per l'addio di Federico Salvucci, il giovane morto a seguito dell'incidente stradale avvenuto sabato a Civitanova...
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Don Andrea lo dice che ci sapeva fare «questo giorno è una grande festa, come quelle che sapeva organizzare lui – dice – mi avrebbe preparato un piatto di tagliatelle quando ci saremmo rivisti e oggi prepara il piatto della consolazione». Ancora «il presente a volte è insopportabile, occorre coniugare i verbi al futuro». Con don Andrea Andreozzi don Antonino Valentino. E gli amici, tanti ma proprio tanti. Hanno preso il microfono e si sono stretti attorno alla bara ma faticavano a tirare fuori le parole. Venivano fuori le lacrime. Hanno raccontato dell’instancabile sorriso, dell’immancabile allegria, dell’esuberanza, dell’essere sempre divertente, coinvolgente, sempre pronto a sdrammatizzare. Federico era tutto.
«Sapere che il tuo cuore continuerà a battere in qualcun altro dimostra la generosità che ti ha sempre contraddistinto e ti rende un eroe, meriti di essere ricordato per quello che eri: un amico speciale» dice un ragazzo e deve ripetere la frase perché i singhiozzi sembrano avere la meglio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico