PORTO SANT’ELPIDIO - Scenari da guerriglia urbana in centro a Porto Sant’Elpidio tra il lungomare, la piazza e la statale sabato sera. Risse tra marocchini che si...
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Un nordafricano rincorre un connazionale con la mannaia in mano alle dieci di sera e piazza Garibaldi in pochi minuti si svuota.
In un quarto d’ora c’è il coprifuoco mentre arrivano i carabinieri che si erano allontanati poco prima e per tutto il giorno avevano fatto avanti e indietro con i controlli. Renzo Marcotulli ha la licenza per attrazioni viaggianti ed era al lavoro con i suoi gonfiabili, ha smontato tutto perché in poco tempo era finito passeggio e clienti. L’imprenditore ha assistito alla faida tra marocchini, ha visto uno dei due scagliare a terra la mannaia con una violenza tale da produrre scintille sul pavimento. «Uno stringeva la mannaia con tutte e due le mani e rincorreva l’altro, sono sbucati dal sottopasso di viale della Vittoria e sono arrivati alla statale, fino a via San Giovanni Bosco» dice Marcotulli. I carabinieri si sono lanciati all’inseguimento dei nordafricani, li hanno fermati e identificati ma un’ora dopo è riesplosa la rissa e stavolta sono volate bottiglie di vetro. «Ho visto uno prendere una bicicletta e tirarla addosso all’altro con forza, scene allucinanti - dice Marcotulli -. Le forze dell’ordine stanno facendo un lavoro egregio e rischiano pure loro di prendersi le coltellate con questi individui in circolazione». Il segretario provinciale di Fratelli d’Italia e consigliere Andrea Balestrieri parla dei rimpatri: «Devono funzionare - avverte - e bisogna applicare le espulsioni in questi casi, anche il Daspo urbano. In piazza fino alle 18 ci sono famiglie, ragazzi, pensionati, dopocena spariscono tutti perché nessuno vuol rischiare». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico