Guerriglia urbana in centro: gruppi di stranieri si affrontano a colpi di bottiglie rotte e mannaie

Porto sant'Elpidio, guerriglia urbana in centro: gruppi di stranieri si affrontano a colpi di bottiglie rotte e mannaie
Porto sant'Elpidio, guerriglia urbana in centro: gruppi di stranieri si affrontano a colpi di bottiglie rotte e mannaie
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Lunedì 5 Ottobre 2020, 10:11

PORTO SANT’ELPIDIO - Scenari da guerriglia urbana in centro a Porto Sant’Elpidio tra il lungomare, la piazza e la statale sabato sera. Risse tra marocchini che si tirano addosso vetri di bottiglia, una bicicletta caricata in spalla e utilizzata come arma.

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Un nordafricano rincorre un connazionale con la mannaia in mano alle dieci di sera e piazza Garibaldi in pochi minuti si svuota.
 
In un quarto d’ora c’è il coprifuoco mentre arrivano i carabinieri che si erano allontanati poco prima e per tutto il giorno avevano fatto avanti e indietro con i controlli. Renzo Marcotulli ha la licenza per attrazioni viaggianti ed era al lavoro con i suoi gonfiabili, ha smontato tutto perché in poco tempo era finito passeggio e clienti. L’imprenditore ha assistito alla faida tra marocchini, ha visto uno dei due scagliare a terra la mannaia con una violenza tale da produrre scintille sul pavimento. «Uno stringeva la mannaia con tutte e due le mani e rincorreva l’altro, sono sbucati dal sottopasso di viale della Vittoria e sono arrivati alla statale, fino a via San Giovanni Bosco» dice Marcotulli. I carabinieri si sono lanciati all’inseguimento dei nordafricani, li hanno fermati e identificati ma un’ora dopo è riesplosa la rissa e stavolta sono volate bottiglie di vetro. «Ho visto uno prendere una bicicletta e tirarla addosso all’altro con forza, scene allucinanti - dice Marcotulli -. Le forze dell’ordine stanno facendo un lavoro egregio e rischiano pure loro di prendersi le coltellate con questi individui in circolazione». Il segretario provinciale di Fratelli d’Italia e consigliere Andrea Balestrieri parla dei rimpatri: «Devono funzionare - avverte - e bisogna applicare le espulsioni in questi casi, anche il Daspo urbano. In piazza fino alle 18 ci sono famiglie, ragazzi, pensionati, dopocena spariscono tutti perché nessuno vuol rischiare».

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