Porto Sant'Elpidio, chiazza in mare Scatta la caccia agli inquinatori

La chiazza nera comparsa in mare
PORTO SANT'ELPIDIO - Mare nero, sindaco pronto a denunciare chi inquina. Controlli a tappeto sui rifiuti organici trovati in spiaggia dopo le mareggiate. La città...

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PORTO SANT'ELPIDIO - Mare nero, sindaco pronto a denunciare chi inquina. Controlli a tappeto sui rifiuti organici trovati in spiaggia dopo le mareggiate. La città si prepara all'estate con la pulizia dell'arenile. Dopo le violente piogge la riva si è riempita di detriti, come al solito. Stavolta però il sindaco nota, oltre ai tronchi, una insolita colorazione scura sulla battigia e in acqua. Niente di preoccupante, si tratta di rifiuti organici. Materiale che qualcuno appoggia lungo l'alveo dei fiumi. "Stiamo percorrendo una traccia legata a un unico o pochi produttori di questo materiale organico e andremo a fondo per cercare di chi è la responsabilità", chiosa il sindaco.


Nazareno Franchellucci sabato mattina ha fatto eseguire dei campionamenti su quel materiale. "Abbiamo visto che a nord e a sud, oltre ai soliti tronchi, c'è un accumulo di colore scuro - spiega il primo cittadino -: per questo ho mandato la polizia municipale e i referenti dell'Ufficio Ambiente a fotografare e ispezionare tale materiale". Si tratta di prodotto vegetale di risulta di operazioni di potatura. Chi avrà lasciato quei rifiuti sulla foce del fiume? "Contadini o vivai che fanno questo di mestiere", azzarda il sindaco che vuole vederci chiaro. Da tempo Porto Sant'Elpidio fa i conti con problemi di questa natura. Finora l'amministrazione non ha potuto tutelarsi contro chi inquina.

"Dovremmo chiedere i danni ai Comuni dell'entroterra - afferma Franchellucci - ma sarebbe impossibile intentare una causa contro tutti i paesi al confine con le foci dei fiumi Chienti e Tenna. Diverso sarebbe se riuscissimo a individuare un unico o pochi soggetti che producono questo materiale di risulta da trituramento di prodotto organico". Tra l'altro, nella poltiglia scura che in questi giorni si nota soprattutto sul lungomare sud, di fronte alle casette dei pescatori, ci sono tante cartucce o petardi. Questo fa presupporre che il materiale provenga dal Chienti, non dal Tenna".


Dunque da Civitanova. "L'omogeneità del materiale fa pensare che siano gli scarti di un unico soggetto. Questa volta - conclude il sindaco - vogliamo arrivare fino in fondo e per questo approfondiamo la questione. Non escludo, se ci saranno le basi, la possibilità di fare una denuncia contro ignoti per tutelare Porto Sant'Elpidio anche dal punto di vista economico". Infatti, seppure non aumenteranno le tasse per questo, nelle tasche dei cittadini vanno a cadere le spese per la pulizia della spiaggia.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico